In tre giorni Renè Pfister è passato dalle stelle alle stalle: il suo articolo quasi tutto “per sentito dire”

Revocato premio a giornalista del Der Spiegel

Renè Pfister

Renè Pfister mentre riceve il premio Henri-Nannen

BERLINO (Germania) – Ha vinto il prestigioso premio giornalistico tedesco Henri-Nannen-Preis, ma l’onore è durato ben poco: un giornalista del settimanale Der Spiegel si è visto ritirare il riconoscimento solo dopo tre giorni, quando è emerso che l’articolo – un ritratto del governatore della Baviera, Horst Seehofer – era basato su racconti di terzi e non sulla sua testimonianza diretta.
E’ successo a René Pfister, che nell’arco di un fine settimana è diventato il primo giornalista tedesco al quale sia mai stato ritirato il premio intitolato alla memoria di Henri Nannen, il fondatore del settimanale Stren, oggi della casa editrice Gruner + Jahr (gruppo Bertelsmann).
L’articolo, dal titolo “Ai comandi”, che ritraeva Seehofer al quadro della sua ferrovia in miniatura, aveva vinto il premio venerdì scorso per la categoria “Reportage”. Unico problema: Pfister non aveva visto affatto il leader conservatore impegnato alla guida dei suoi trenini elettrici.
E’ una questione di “credibilità”, hanno sentenziato i membri della giuria, secondo i quali un reportage deve distinguere “se le descrizioni sono frutto delle osservazioni dell’autore oppure se si basano su un’altra fonte, che a quel punto deve essere indicata”.
La giuria ha comunque commentato di non dubitare della “correttezza” dei fatti illustrati dal giornalista, sottolineando però che per meritarsi il premio un reportage deve soddisfare “particolari requisiti”. E in questo caso, secondo la “maggioranza della giuria”, non sono stati soddisfatti.

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