
“Decine di poliziotti in divisa e in borghese hanno colpito in un modo crudele dei giornalisti malgrado fossero a conoscenza della loro professione e hanno rotto macchine fotografiche e inseguito giornalisti fino all’ingresso del quotidiano Presse”, ha scritto Snjt in una nota.
Snjt, che ha definito queste violenze “crimini contro la libertà di stampa”, ha denunciato “le pratiche oppressive degli agenti di polizia nei confronti dei giornalisti”. Le forze dell’ordine tunisine hanno violentemente disperso ieri e oggi manifestazioni anti-governative nel cuore di Tunisi, non facendo differenza tra dimostranti e giornalisti che seguivano queste manifestazioni.
Hanno, in seguito, effettuato violenti arresti, in particolare colpendo a calci e manganellate i dimostranti, alcuni dei quali erano a terra. Il numero delle persone arrestate non è stato comunicato.
Queste violenze “commesse dagli agenti di polizia hanno lo scopo di chiudere i mass media e privare l’opinione pubblica della realtà” in Tunisia, secondo Sjnt, che mette in guardia contro le minacce “di far tornare il Paese sotto l’oppressione” che ha conosciuto con il “deposto regime” del presidente Ben Ali.
Queste violenze “commesse dagli agenti di polizia hanno lo scopo di chiudere i mass media e privare l’opinione pubblica della realtà” in Tunisia, secondo Sjnt, che mette in guardia contro le minacce “di far tornare il Paese sotto l’oppressione” che ha conosciuto con il “deposto regime” del presidente Ben Ali.