
Jonathan Goodluck
AKUJA (Nigeria) – Il parlamento nigeriano, dopo lunga gestazione, ha partorito la prima e vera legge sulla libertà di stampa che permette di avere nel Paese un’informazione “libera, completa e trasparente”. Il testo prevede che ogni cittadino ha il diritto di accedere liberamente a qualunque informazione detenuta da governo, istituzioni pubbliche o anche private a partecipazione statale.
L’unico limite stabilito è che queste informazioni non debbano compromettere o ledere la sicurezza pubblica. Si tratta di una vera sterzata a 360 gradi nei rapporti di comunicazione tra amministrazioni pubbliche e cittadini. Finora, infatti, la circolazione, tanto di dati quanto di informazioni detenute da istituzioni pubbliche, era sostanzialmente subordinata al rilascio di un’autorizzazione da parte della fonte.
Ma spesso per complicazioni, lentezze burocratiche e, secondo i maligni, anche per volontà politica, l’autorizzazione veniva negata o non si riusciva a ottenere. Ora invece è stato sancito il principio inverso: qualunque informazione deve poter filtrare in modo facile e trasparente senza la necessità di autorizzazioni preventive. Tutto questo dovrebbe portare a una migliore comunicazione coi cittadini, ma soprattutto dovrebbe facilitare il lavoro della stampa cui viene ora garantita la tutela delle fonti.
In pratica, un giornalista che pubblica una notizia “scomoda” ora ha il diritto di opporre il segreto professionale, riuscendo così a tutelare la propria fonte. In questo modo anche la Nigeria si allinea alle legislazioni più democratiche in materia di libertà di stampa. Il provvedimento denota la volontà concreta del governo di procedere verso un ammodernamento in senso democratico della Nigeria.
E l’accelerata per l’approvazione di questo provvedimento è forse legata anche al desiderio di accaparrarsi il consenso popolare in vista delle prossime elezioni politiche di inizio aprile in cui l’attuale presidente Jonathan Goodluck corre come candidato del Pdp, principale partito nigeriano. (Agiafro).