
Al Zaiyyat ha aggiunto che “malgrado le promesse di sostenere e difendere i giornalisti e permettere loro di svolgere il loro lavoro, tutto ciò avviene sotto gli occhi del regime”. Secondo il giornalista egiziano “gli individui sconosciuti si sono presentati come poliziotti” e, ha aggiunto, “vogliono togliere i testimoni come hanno fatto sabato scorso quando un ufficiale di polizia ha sparato al nostro collega Ahmad, diritto nell’occhio perché l’ha visto scattare fotografie per le sparatorie della polizia sui manifestanti”. I funerali del giornalista ucciso avverranno domani con una manifestazione popolare.