
Julian Assange
GINEVRA – Da quando ha cominciato a pubblicare i cablogrammi riservati della diplomazia americana, Wikileaks perde mezzo milione di euro a settimana. Lo ha riferito il fondatore, Julian Assange, in un’intervista ai quotidiani svizzeri Tribune de Geneve e 24 Heures.
Il 39enne australiano ha ribadito che le pressioni “personali” che sta ricevendo rafforzano la sua determinazione, “ma dal punto di vista finanziario è un’altra storia”. “Stiamo perdendo più di 600mila franchi (481mila euro) a settimana dalla pubblicazione dei dispacci, per continuare la nostra attività avremmo bisogno di trovare un’altra strada per riavere indietro quei soldi”, ha sottolineato l’ex hacker. Anche se Assange non ha spiegato il motivo per il quale Wikileaks stia finendo in rosso, probabilmente ciò è legato al fatto che diverse banche e società di intermediazione finanziaria hanno interrotto i loro rapporti con il sito, rendendo più difficile la raccolta di fondi.Il fondatore di Wikileaks è agli arresti domiciliari nel Suffolk: sulla sua testa pende una richiesta di estradizione da parte della Svezia dov’è accusato di molestie sessuali. Intanto, negli Stati Uniti sarebbe stato creato un grand jury per incriminarlo per spionaggio.
In un’intervista al Sunday Times, nel dicembre scorso, Assange aveva già parlato delle difficoltà finanziarie che lo avevano costretto a firmare accordi per la pubblicazione della sua autobiografia pari a 1 milione e 200mila euro. “Non ho ancora ricevuto quei soldi”, ha spiegato alla stampa svizzera, “li avrò nel giro di due anni se il mio libro diventasse un successo”. Assange ha negato i rumor circa una sua richiesta di asilo alla Svizzera: “Sto ancora decidendo quale Paese potrebbe essere il più appropriato in termini di sicurezza per me e la mia squadra”, ha spiegato, “la Svizzera rimane una possibilità, ma non escludiamo neppure l’Australia”.