La giornalista del “Corriere”, Paola Caruso, al quarto giorno di sciopero della fame

“Spero di non finire in ospedale”

MILANO – E’ arrivato al quarto giorno lo sciopero della fame di Paola Caruso, la giornalista collaboratrice del Corriere della Sera che protesta contro la sua condizione di “precaria a vita”. “Inizio ad avere qualche dolore muscolare – scrive sul suo blog – e sono davvero debole. I parametri vitali sono buoni e il medico dice che posso arrivare al massimo a 7 giorni, ma, se vede che sto male, mi ricovera. Spero di non arrivare a questo punto”.
Ieri Paola Caruso ha pubblicato sul suo blog una video con una sua dichiarazione. “Se ho iniziato la protesta è perché non voglio pensare di restare precaria a vita – dice nel video – la mia condizione è disperata, almeno quanto il mio gesto, ed è la condizione di quanti come me affrontano ogni giorno i miei stessi problemi senza neanche poterne parlare liberamente. Quello che sto facendo non è soltanto per migliorare la mia condizione lavorativa, ma per rendere noto un problema diffuso quanto sotterraneo, che è quello del precariato in Italia”.
Poi l’annuncio della prosecuzione dello sciopero. “Ho intenzione di andare fino in fondo – dice nel video – per l’affermazione di un principio costituzionale che per me è molto importante: il diritto di svolgere il proprio lavoro con la giusta dignità. La mia voce oggi è una flebile voce, ma potrebbe diventare un grido se condiviso oppure morire nell’indifferenza”.

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