Il presidente della Camera: “Quello che ha detto la Marcegaglia è vero. E’ emergenza sociale”

Fini: “Basta dare colpe a giornali e pm”

Gianfranco Fini

ROMA  – “C’è un paese fermo e dilaniato da mille polemiche. Quello che ha detto la Marcegaglia è vero”. Lo ha sottolineato Gianfranco Fini, intervistato dal direttore de “Il Messaggero”, Roberto Napoletano, all’incontro al Teatro Adriano con i comitati promotori di Futuro e libertà nel Lazio.
“Non si può continuare con le barricate – ha aggiunto il leader di Futuro e libertà – vanno cercate, sulla base di valori condivisi, le risposte ai tanti problemi. Dobbiamo indicare i settori in cui investire assumendosi la responsabilità davanti agli italiani, oltre il doveroso controllo dei conti pubblici. Possiamo essere competitivi con paesi come la Cina – ha rimarcato – solo con la qualità del prodotto e dell’impresa”.
Il nostro paese deve affrontare una “emergenza di tipo sociale”, ha evidenziato il leader di Fli, e “gli amici del Pdl devono smetterla di dire che la colpa di tutti i problemi è dei giornali, della sinistra o della magistratura”.
Fini ha parlato anche della vicenda Ruby, augurandosi che “non sia accaduta così come è stata raccontata, perché altrimenti non sarebbe più una questione soltanto privata”. “Se quell’intervento c’è stato – ha detto riferendosi alla telefonata in Questura – e uso il condizionale, se è vero che è stato detto che quella signorina era parente di un capo di Stato, dimostrerebbe che c’è stata una certa disinvoltura e malcostume nell’uso privato di un incarico pubblico”.

L’Inno d’Italia ha dato il via all’incontro al Teatro Adriano dei comitati promotori di Futuro e libertà nel Lazio riuniti per la prima volta per dare avvio anche nel Lazio alla fase costituente del nuovo soggetto politico. Al suo arrivo Fini è stato accolto da applausi e strette di mano in un bagno di folla.
Dopo Napoli e Milano, dunque, tocca alla capitale. E per lanciare il suo Fli Fini ha scelto proprio il Teatro Adriano di piazza Cavour, luogo simbolo per eccellenza della destra romana, palco che più volte ha visto protagonista Giorgio Almirante, ex leader del Msi.
A inizio kermesse è stato lanciato anche un appello per salvare il “Secolo d’Italia”, il quotidiano di via della Scrofa.
“C’è qualcuno che si aspetta un sussulto di dignità e l’orgoglio dal centrodestra e solo tu, Gianfranco, puoi dare un segnale di alternativa” ha detto rivolgendosi a Fini il capogruppo alla Camera di Futuro e libertà, Italo Bocchino. “C’è un mondo che si guarda con attenzione – ha rimarcato Bocchino – avremo pochi colonnelli e pochi maggiori, qualche capitano in meno, ma abbiamo un grande popolo: è il popolo di Gianfranco Fini”.

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