ROMA – “C’è un paese fermo e dilaniato da mille polemiche. Quello che ha detto la Marcegaglia è vero”. Lo ha sottolineato Gianfranco Fini, intervistato dal direttore de “Il Messaggero”, Roberto Napoletano, all’incontro al Teatro Adriano con i comitati promotori di Futuro e libertà nel Lazio.
“Non si può continuare con le barricate – ha aggiunto il leader di Futuro e libertà – vanno cercate, sulla base di valori condivisi, le risposte ai tanti problemi. Dobbiamo indicare i settori in cui investire assumendosi la responsabilità davanti agli italiani, oltre il doveroso controllo dei conti pubblici. Possiamo essere competitivi con paesi come la Cina – ha rimarcato – solo con la qualità del prodotto e dell’impresa”.
Il nostro paese deve affrontare una “emergenza di tipo sociale”, ha evidenziato il leader di Fli, e “gli amici del Pdl devono smetterla di dire che la colpa di tutti i problemi è dei giornali, della sinistra o della magistratura”.
Fini ha parlato anche della vicenda Ruby, augurandosi che “non sia accaduta così come è stata raccontata, perché altrimenti non sarebbe più una questione soltanto privata”. “Se quell’intervento c’è stato – ha detto riferendosi alla telefonata in Questura – e uso il condizionale, se è vero che è stato detto che quella signorina era parente di un capo di Stato, dimostrerebbe che c’è stata una certa disinvoltura e malcostume nell’uso privato di un incarico pubblico”.