Durissime reazioni da tutto il mondo alle sconvolgenti rivelazioni di Wikileaks

I Vescovi: “In Iraq una guerra assassina”

Il vicepremier britannico, Nick Clegg, ha definito “estremamente gravi” le accuse alle forze americane che emergono dai documenti riservati sulla guerra in Iraq pubblicati da Wikileaks. Clegg ha dichiarato in un’intervista alla Bbc che la gente si aspetta una risposta ufficiale alle “sconvolgenti” rivelazioni contenuti nei “file”.
Da Washington, intanto, Human Rights Watch ha chiesto a Usa e Iraq di indagare sulle torture nelle carceri irachene. Dopo la pubblicazione su Wikileaks dei documenti riservati sulla guerra da cui emergono sistematici abusi sui detenuti nelle carceri irachene, l’organizzazione per i diritti umani in un comunicato ha esortato Baghdad a “perseguire i responsabili delle torture e di altri crimini”.
L’ammiraglio Usa, Mike Mullen, ha criticato Wikileaks per la “irresponsabile” pubblicazione dei documenti sull’Iraq. “Un’altra pubblicazione irresponsabile di documenti riservati rubati mette vite a rischio e fornisce preziose informazioni agli avversari”, ha scritto il capo di Stato maggiore congiunto delle forze armate americane su Twitter.

Durissimo il commento del New York Times: “I contractor hanno spadroneggiato in Iraq trasformando il Paese in una sorta di selvaggio west senza regole”. Dai documenti emerge “un sistema privo del minimo coordinamento tra milizie private, forze di coalizione e truppe irachene”, che ha portato alla morte di centinaia di civili senza alcuna ragione .
Grido di dolore, infine, dai vescovi cattolici del Medio Oriente riuniti in Vaticano per il Sinodo: “E’ stata una guerra assassina con sofferenze cruente per il popolo iracheno. In particolare, abbiamo fatto memoria dei cristiani assassinati in Iraq, delle sofferenze permanenti della Chiesa in Iraq, dei suoi figli espulsi e dispersi per il mondo, portando noi insieme con loro le preoccupazioni della loro terra e della loro patria. L’auspicio – sottolineano – e che la comunità internazionale lavori per mettere fine alle conseguenze della guerra assassina e ristabilire la sicurezza che proteggerà tutti i suoi cittadini con tutte le loro componenti sociali, religiose e nazionali”.

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