L’emittente Al Jazira rompe l’embargo: in rete quasi 400 mila documenti

Wikileaks: in Iraq 109.000 morti

ROMA – Dall’inizio del conflitto in Iraq, e sino alla fine del 2009, sono morte oltre 109.000 persone, di cui 66.081 civili. Lo rivelano i documenti segreti di Wikileaks, pubblicati dal sito on line del britannico Guardian e da altri media internazionali.
Tra i 109.000 morti, oltre i 66.081 civili, ci sono 23.984 persone classificate come “nemici”, 15.196 membri delle forze di sicurezze irachene e 3.771 tra soldati Usa e delle forze alleate.
I dossier di Wikileaks sull’Iraq sono in rete perché l’emittente qatariota Al Jazira ha rotto l’embargo. Lo ha annunciato lo stesso Wikileaks su Twitter. I documenti erano stati passati a un gruppo di media internazionali in vista di una conferenza stampa del sito di intelligence domani a Londra.
I documenti, quasi 400.000 rapporti sul campo dell’Esercito americano, sembrano esser stati passati a Wikileaks dallo stesso analista dell’intelligence militare Bradley Manning che avrebbe dato al sito “tutto segreti” di Julian Assange una tranche di 90 mila documenti sulla guerra in Afghanistan. Quei documenti furono pubblicati a fine luglio. Al Jazira ha avuto accesso ai documenti per le ultime dieci settimane. Tra i media che hanno avuto acceso ai dossier c’é il britannico Guardian che ha pubblicato online un primo resoconto delle rivelazioni.
Il sito di Wikileaks è tuttora sotto manutenzione. “Al Jazira ha rotto l’embargo e tutti adesso possono pubblicare il materiale”, ha indicato Wikileaks su Twitter.

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