Il vescovo-giornalista Luigi Renzo condanna scempi e razzie della malavita contro l'ambiente

“Non subiamo passivamente l’illegalità”

Mons. Luigi Renzo

MILETO (Vibo Valentia) – “Custodire” il Creato significa prima di tutto “amarlo, appassionarsi alla sua bellezza, sentirlo come proprio, ma a servizio di tutti. Chi ama non danneggia né sé, né gli altri. E’ chi non ama che è capace di tutto! Anche di manomettere, violentare e vendere il Creato per vile guadagno!”.
Lo ha detto ieri mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea e giornalista iscritto al Sindacato dei Giornalisti della Calabria ed all’Unione Stampa Cattolica della Calabria, concludendo la Giornata diocesana per la Salvaguardia del Creato.
“E’ quello, purtroppo – ha aggiunto – che spesso si registra in questo nostro mondo. Sembra, infatti, come è emerso nel dibattito, che nel recente passato la locale malavita organizzata ha sprovvedutamente ceduto siti nascosti del territorio per discariche sommerse di rifiuti tossici, che tante morti di tumore sta registrando negli ultimi anni”.
Mons. Renzo ha concluso ricordando “la responsabilità morale di ciascuno e del cristiano in particolare: non si possono subire passivamente le illegalità, gli scempi e le razzie contro l’ambiente ed il creato. Ogni colpevole silenzio sa di connivenza col male e tradisce la vocazione ricevuta da Dio stesso”.

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