La stampa troppo critica e autoreferenziale non aiuta la comunicazione

“Giornalisti al servizio della verità”

Don Antonio Sciortino

CITTA’ DEL VATICANO – “Oggi più che mai c’è bisogno di giornalisti professionisti della comunicazione che, di fronte al ‘bombardamento’ web di notizie, sappiano dare una chiave di lettura giusta e veritiera”. Lo ha detto ieri don Antonio Sciortino, direttore del settimanale Famiglia Cristiana, intervenendo al congresso sulla stampa cattolica, promosso dal Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali.
“La stampa troppo critica e autoreferenziale – ha spiegato – non aiuta la comunicazione, ma la distrugge. Il ruolo del giornalista, è infatti quello di sentirsi al servizio della verità e a disagio nei confronti della falsità e della ’notizia spettacolarizzata’”.
“Il giornalista – ha sottolineato don Sciortino – che ha come unico referente il lettore e non è un ‘cane da guardia del potere’ è il fondamento della stampa libera. In quest’ottica di pensiero, noi cristiani, sentendoci liberi, possiamo dare un contributo significativo”.“Entrare nella galassia multimediale per trasmettere tutti i valori che normalmente diffondiamo con la carta stampata”. Questo un altro ambito della comunicazione toccato da don Sciortino nell’intervento al congresso. “Il ruolo della stampa cattolica – ha precisato – è sempre stato quello di evangelizzare attraverso i mezzi di comunicazione e, anche con l’avvento dell’era digitale e con una crescente offerta e richiesta multimediale, questa missione non deve venire meno”. “In virtù di ciò si deve riorganizzare la professione giornalistica adeguandola al web, con la consapevolezza – ha evidenziato il direttore di Famiglia Cristiana – che l’evangelizzazione, oggi, passa anche attraverso internet”. Don Sciortino, ha concluso l’intervento ricordando ai partecipanti, provenienti da diversi continenti, le parole di Benedetto XVI, che esortano a “un’autenticità di vita, con al centro la dignità della persona umana, anche nell’era digitale”.

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