Già rettore del Santuario di Paola, poi di Pizzo, giornalista pubblicista, aveva 58 anni

Muore all’improvviso Padre Rocco Benvenuto

Padre Rocco Benvenuto

PIZZO (Vibo Valentia) – È scomparso prematuramente, a soli 58 anni, Padre Rocco Benvenuto. Comunicatore per vocazione, ha curato la pubblicazione di vari periodici dell’Ordine dei Minimi, al quale apparteneva, e sin dal 1992 era iscritto all’Ordine dei giornalisti della Calabria, nell’elenco pubblicisti.
Già Rettore del Santuario di San Francesco di Paola e Correttore Provinciale della Provincia_ Monastica di San Francesco, che si estende fino alla Puglia, Padre Rocco – come noi colleghi lo abbiamo sempre affettuosamente chiamato – ha contribuito sensibilmente non solo a tramandare il messaggio di San Francesco di Paola all’insegna dell’umiltà e della saggezza, anche all’estero (in Messico sino al 2013, terminati i due mandati consecutivi ricevuti), ma anche all’immagine e alla promozione del Santuario quale luogo di incontri religiosi e culturali aperti anche al mondo laico.
È stato tra i promotori, assieme all’Ordine e al Sindacato Giornalisti della Calabria, nei primi anni novanta, dell’incontro annuale della nostra categoria, nella regione, in occasione della celebrazione di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti e dei comunicatori.
Originario di Corigliano Calabro, Padre Rocco era stato ordinato presbitero nell’ottobre del 1987 e dal 2013 era parroco al Santuario di Pizzo dedicato a San Francesco di Paola, dove proseguiva la sua attività di ricerca storica dell’Ordine dei Minimi. Lo ha stroncato un infarto, in piena notte, proprio a Pizzo. Dopo i funerali nella cittadina del vibonese, la salma di Padre Rocco sarà trasportata a Paola, per una funzione religiosa a suo perenne ricordo.
«Lo ricordiamo con l’affetto che abbiamo sempre nutrito per lui, – parla a nome di tutti i giornalisti calabresi, Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria – aperto e disponibile con tutti, accompagnandolo idealmente nel suo viaggio con un sorriso che non potrà mai essere come quello che lui regalava agli altri». (giornalistitalia.it)

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