ROMA – C’è un luogo, un nome e una storia che hanno diviso l’Italia: Bibbiano. Un piccolo comune della provincia di Reggio Emilia è diventato, dal 2019 in poi, sinonimo di scandalo, sospetti e polemiche. L’inchiesta giudiziaria denominata “Angeli e Demoni”, che avrebbe dovuto far luce su presunti abusi e irregolarità negli affidi, si è trasformata in breve tempo in un caso politico e mediatico di dimensioni nazionali.
Tra titoli urlati, fake news e processi condotti più sui giornali e sui social che nelle aule di tribunale, la verità è stata spesso soffocata dal rumore. Il nome di Bibbiano è diventato un’arma di propaganda, uno slogan buono per campagne elettorali e talk show, più che un terreno di approfondimento.
Con “Demoni & Angeli. Storia vera e completa del caso Bibbiano” (Collana BeHopeBooks, 319 pagine, 18,90 euro 10,50 formato Kindle), la giornalista Simona Musco sceglie di restituire al lettore i fatti, andando oltre le semplificazioni. Un lavoro di sei anni, fatto di studio delle carte, di ascolto delle voci coinvolte, di verifica e di confronto con chi quella vicenda l’ha vissuta in prima persona.
Il libro ricostruisce passo dopo passo la genesi dell’inchiesta, l’impatto sull’opinione pubblica, le accuse e le contraddizioni emerse durante i processi. Ma racconta anche un’altra storia: quella di un Paese che, di fronte a una vicenda delicatissima, ha preferito trasformarla in campo di battaglia politica e in spettacolo mediatico, sacrificando la complessità sull’altare della semplificazione.
Musco accompagna il lettore dentro un intreccio che sembra un thriller ma è realtà: bambini allontanati, genitori accusati, assistenti sociali messi sotto processo, politici pronti a cavalcare l’onda, magistrati chiamati a dirimere un caso che è diventato ben più grande delle stesse carte processuali.
Ad arricchire il volume è la prefazione di Luigi Manconi e Marica Fantauzzi, che sottolinea come la vicenda di Bibbiano debba essere letta anche come un monito: i processi mediatici possono compromettere la giustizia, alimentando paure collettive e deformando la realtà. Una riflessione che si intreccia con l’analisi di Musco, restituendo al lettore il senso di una battaglia civile per la verità.
“Demoni & Angeli” emoziona e indigna, ma soprattutto apre gli occhi. È un libro che ricorda quanto sia pericoloso piegare la giustizia alle esigenze della comunicazione e quanto sia necessario difendere la presunzione di innocenza, il diritto alla verità e la dignità delle persone coinvolte. Perché dietro ogni titolo ci sono storie, sofferenze e diritti che non possono essere ridotti a uno slogan.
Con uno stile diretto e documentato, Simona Musco offre al pubblico non solo la ricostruzione di un caso, ma anche una riflessione più ampia sul rapporto tra giustizia, politica e informazione nell’Italia contemporanea. Un libro che scuote, fa riflettere e invita a guardare oltre le versioni ufficiali. (giornalistitalia.it)
CHI È SIMONA MUSCO
Nata a Locri (Reggio Calabria) il 26 aprile 1984, Simona Musco è giornalista professionista iscritta all’Ordine della Calabria dal 12 gennaio 2017.
Ha iniziato la sua carriera nel 2006 al quotidiano Calabria Ora e ha successivamente lavorato per Il Garantista diretto da Piero Sansonetti e per Cronache delle Calabrie diretto da Paolo Guzzanti. Ha collaborato anche con testate nazionali come L’Indro e l’Inkiesta. Dal 2016 scrive per Il Dubbio occupandosi principalmente di giustizia. Dal 2024 è caporedattore del giornale diretto da Davide Varì. (giornalistitalia.it)



















