“Liberi di scegliere”: proposta di legge della giornalista Dalila Nesci, sottosegretaria al Sud

Togliamo le nuove generazioni alla ‘ndrangheta

Dalila Nesci

ROMA – Nella Giornata in Memoria delle Vittime di mafia, ritengo importante continuare a lavorare alla mia proposta di legge dal titolo “Liberi di Scegliere”, che prevede l’introduzione di specifici provvedimenti per la protezione e l’assistenza dei minorenni che subiscono violenze o sono coinvolti in reati dai familiari mafiosi.

Dalila Nesci con il procuratore Nicola Gratteri

Con questa proposta di legge ho messo nero su bianco l’omonimo progetto di legalità che è nato dal lavoro del giudice Roberto Di Bella, già presidente del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria ed oggi di quello di Catania.
È necessario introdurre misure a tutela dei minorenni che subiscono, nel corso della vita, un vero e proprio indottrinamento mafioso attraverso il quale, anche se non imputabili, vengono coinvolti in attività delittuose o subiscono violenze.
Lo strumento normativo per cui mi sto battendo è diretto e immediato: bisogna prevedere la decadenza o la limitazione della responsabilità genitoriale di coloro che appartengono ad organizzazioni malavitose di tipo mafioso allorquando si riscontri un concreto pregiudizio all’integrità psico-fisica dei minori.
Il disegno di legge deve andare all’esame congiunto delle Commissioni “II Giustizia” e “XII Affari sociali”.
La ‘ndrangheta non può prendersi le nuove generazioni, bisogna interrompere questa catena dannosa soprattutto per chi non ha colpa.
Lo Stato deve dare supporto e pari opportunità di vita ai minori che senza alternative culturali verrebbero condannati ad attività di mafia.
Serve più giustizia sociale, più cultura e formazione, più umanità. (giornalistitalia.it)

Dalila Nesci
Sottosegretaria al Sud e alla coesione territoriale

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