Un volume imponente con cui il giornalista conclude il ciclo sulle regine d’Italia

Luciano Regolo ci svela Margherita di Savoia

Luciano Regolo e la copertina del suo libro sulla regina Margherita

MILANO – Nell’occasione dei 150 anni della nascita di Vittorio Emanuele III di Savoia (11 novembre 1869-11 novembre 2019), il giornalista e scrittore Luciano Regolo presenta per le Edizioni Ares di Milano una biografia di sua madre Margherita, Regina d’Italia dal 1878 al 1900, la più amata dagli italiani: “Margherita di Savoia – I segreti di una regina” (Edizioni Ares – 29,90 euro).
Con questo volume imponente (824 pagine con foto), autorevolmente introdotto dai contributi di tre diretti discendenti di Margherita – i principi Amedeo di Savoia-Aosta, Maria Gabriella di Savoia e Sergio di Jugoslavia – Regolo, appoggiandosi su una mole vastissima di documenti per lo più finora inediti, offre una peculiare rilettura della storia d’Italia e d’Europa a cavallo fra Otto e Novecento, direttamente dall’interno dell’istituzione monarchica.
Indiscrezioni (come la documentazione che comprova l’esistenza di una decina di figli naturali di Vittorio Emanuele II), spese folli, raffinatezza e cultura, amor di patria e senso del dovere, passione per le auto, i cavalli gli aeroplani, mediazioni politiche e lutti familiari, ragion di Stato e amori segreti sono gli ingredienti di una narrazione coinvolgente che ci restituisce di Margherita una figura a tutto tondo, assolutamente reale, sincera, che grazie alla sua forza e femminilità affascina oggi come allora.
Già autore di due biografie su Elena e Maria José, Regolo conclude il ciclo sulle regine d’Italia portando a galla molti scritti e testimonianze inediti. Dal rapporto difficile fra Margherita e il patrigno, Rapallo, che sposò segretamente la madre Elisabetta di Sassonia, alle nozze combinate con il cugino Umberto I, col quale costruì un’alleanza «professionale» ma mai un autentico legame coniugale. Col figlio Vittorio Emanuele Margherita alterna slanci materni a rigori estremi dovuti anche al senso di colpa che le provocava l’aspetto dell’erede, di poco superiore al metro e mezzo d’altezza.
Lettere finora sconosciute ricostruiscono il rapporto con il barone Peccoz, forse l’unico vero amore, a cui, peraltro, Margherita non sacrificò mai la causa dinastica. Fu artefice del disgelo tra i Savoia e la Chiesa dopo la Presa di Porta Pia, ma anche cultrice del latino, musa di poeti come Carducci, capace di ammaliare persino Garibaldi. Le ricevute degli acquisti svelano una smania compulsiva per lo shopping, ma anche il suo perfezionismo, dai dettagli per i costumi carnevaleschi alle lezioni di mandolino.

Da sinistra: Amedeo di Savoia, Maria Gabriella di Savoia e Sergio di Jugoslavia

Con le sue contraddizioni Margherita, che fu tra le prime donne a guidare l’auto e ad abbracciare la causa dell’emancipazione femminile nonostante il reazionarismo politico, conquistò il cuore degli italiani e fu salutata da ali di folla in lacrime durante il suo ultimo viaggio in treno, da Bordighera, dove morì nel 1926, a Roma, dove tuttora, nel Pantheon, riposa.
«La figura di Margherita di Savoia, prima Regina d’Italia, – commenta Amedeo di Savoia-Aosta – mi ha sempre colpito e per questo mi fa molto piacere la pubblicazione di questa nuova e accurata biografia, scritta da un giornalista e studioso, Luciano Regolo, che conosco e apprezzo da tempo, autore già di tanti interessanti volumi sulla storia della mia famiglia».
«Questo libro di Luciano Regolo – sono, invece, le parole di Maria Gabriella di Savoia – traccia un ritratto della mia bisavola, ricco di particolari che ne esaltano la figura, sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista storico. Ho scoperto anche episodi inediti che hanno fatto crescere in me l’ammirazione per questa donna italiana, che resterà nella storia come grande sovrana».
«Ho appreso con piacere della pubblicazione di questa biografia davvero accurata – rivela Sergio di Jugoslavia –  sulla regina Margherita, la bisnonna di mia madre, prima regina d’Italia. Non solo perché la ritengo una figura che merita veramente di essere conosciuta per il suo impegno e il suo spessore, ma anche perché la storia della Monarchia è parte integrante e viva della storia d’Italia, un Paese che amo moltissimo».

CHI È LUCIANO REGOLO

Luciano Regolo, classe 1966, giornalista, ha lavorato per Repubblica, Oggi e Chi. Ha diretto Novella 2000, Eva Tremila e Vip, il quotidiano L’Ora della Calabria, ricevendo a Ischia nel 2014 il Premio speciale per la difesa della libertà di stampa. Dal 2018 è condirettore per la Periodici San Paolo di Famiglia Cristiana e di Maria con te.
Ha scritto libri di storia sul rapporto tra Corona e fascismo; le biografie già citate sulle tre regine d’Italia e della beata Maria Cristina, regina delle due Sicilie; e, per Mondadori, i 4 best seller sulla mistica Natuzza Evolo e “Civitavecchia. Le lacrime della Vergine”.
Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato “L’ultimo segreto di Lady Diana”, “Christian, una vita per sempre” e l’ultimo lavoro dedicato a Natuzza, a dieci anni dalla sua scomparsa, “Il Gesù di Natuzza”, in libreria da pochi giorni. (giornalistitalia.it)

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