Michele Albanese (Fnsi) invita alla riflessione l’ex sottosegretario Antonio Gentile

“Querela temeraria al giornalista Gazzanni”

Michele Albanese, giornalista consigliere nazionale Fnsi responsabile per la legalità

Carmine Gazzanni

ROMA – La Federazione Nazionale della Stampa esprime “pieno sostegno e solidarietà al giornalista Carmine Gazzanni, vittima dell’ennesima querela temeraria, questa volta da parte dell’ex sottosegretario Antonio Gentile”.
Il giornalista, nel lontano 2013, si limitò a riportare quanto già scritto da vari quotidiani a livello locale e su alcuni libri-inchiesta, sottolineando come «Gentile sia un politico di peso in territorio calabrese». L’allora sottosegretario ha querelato Gazzanni, che al tempo scriveva su un giornale online molisano,Infilitrato.it, ritenendo che da quell’articolo la sua carriera politica sia stata compromessa.
«Una tesi alquanto paradossale, – afferma Michele Albanese responsabile Fnsi per la legalità – considerando che il giornalista ha ripreso, come detto, quanto già noto in territorio calabrese; senza dimenticare che risulta difficile pensare che un giornale molisano possa avere un peso di tale rilievo nel panorama nazionale». «L’ennesima querela cui assistiamo – sottolinea Albanese – mostra l’ostinazione con la quale si vuole colpire il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere informati sui parlamentari che li rappresentano. È comprensibile – aggiunge il consigliere nazionale Fnsi – la volontà di Gentile di tutelare la propria immagine, ma non si capisce, nell’articolo di Gazzanni, quale sia la ragione della diffamazione quando, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe bastata una smentita o, più semplicemente, una rettifica. Che, tuttavia, Gentile avrebbe dovuto inviare anche per le decine e decine di articoli che, nel tempo, sono stati pubblicati e che raccontano esattamente quanto poi riportato da Infiltrato.it. Si spera adesso che la questione possa essere risolta nel più breve tempo possibile, altrimenti assisteremo all’ennesimo attacco alla stampa libera e al suo ruolo di “cane da guardia” della democrazia». (giornalistitalia.it)

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