Il caso del Corriere della Calabria ripropone l’urgenza di garantire chi lavora davvero, nel rispetto delle regole

Crotone in A, accreditare solo i giornalisti veri

COSENZA – Il Crotone gioca contro i vice campioni d’Europa dell’Atletico Madrid, ma il Corriere della Calabria resta fuori dalla sala e dalla tribuna stampa per l’amichevole che si terrà questa sera allo stadio “Gigi Marulla” di Cosenza. A rendere noto il fatto è lo stesso giornale online diretto da Paolo Pollichieni. In un articolo viene spiegato che l’accredito è stato rifiutato.
“Gli accrediti per la prima grande notte del Crotone nel calcio dei grandi funzionano come le short list che furono: le manine benevole pescano chi vogliono – scrive il Corriere della Calabria – E la partita la racconta (dalla tribuna stampa) chi trova una raccomandazione. Qualche regola, il Crotone l’aveva fissata: un giornalista per testata. E invece di giornalisti, per alcune testate, ce ne saranno due. Avevano pure spiegato, dall’ufficio stampa della società pitagorica, che sarebbe stato difficile accontentare tutti. Dimenticandosi, però, di specificare qualche criterio per fissare le priorità. Chi resta fuori? Di certo non le testate nazionali (per carità, ci mancherebbe). Tocca alle testate regionali e locali, ma solo ad alcune che, forse, hanno il torto di non aver contattato l’amico giusto. Credevamo bastasse spiegare (accompagnando il tutto con documenti scansionati e carta intestata) che volevamo fare il nostro lavoro, senza chiedere trattamenti speciali”.
Il giornale paragona poi l’accesso alla tribuna stampa alla “selezione all’ingresso, come nelle discoteche «figgete» con privè sempre prenotato dagli amici del proprietario” chiedendosi se “certe scelte siano legate a quello che il Corriere della Calabria ha scritto negli scorsi mesi o anni”.
Questa mattina, dopo la pubblicazione dell’articolo, il Crotone ha contattato la testata giornalistica per comunicare “l’esistenza” di un accredito, ma il giornale ha deciso di continuare con la scelta presa: far raccontare la partita ad un giornalista, munito di un biglietto comprato al botteghino, che la vedrà dalla Curva dello stadio “Marulla” di Cosenza. Sempre dalla società fanno sapere di aver ricevuto richiesta per “150 accrediti” e di “aver privilegiato chi ha sempre seguito le attività della squadra”.
Una vicenda che amareggia anche perché i presupposti fra giornalisti e squadra pitagorica erano buoni. Lo scorso luglio, infatti, su iniziativa del giornalista Virgilio Squillace, il Sindacato Giornalisti della Calabria e l’Ussi Calabria avevano organizzato nella “Casa della cultura” di Crotone l’assemblea dei giornalisti sportivi crotonesi. All’incontro, oltre a Squillace, erano presenti il commissario straordinario regionale dell’Ussi Calabria, Franco Pellicanò, il vice Antonio Lopez ed il vicesegretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Andrea Musmeci; per la società Fc Crotone gli addetti stampa Alessio Masi e Luciano Ierardi.
In quella occasione era emersa chiaramente la volontà di accreditare alle partite di Serie A soltanto i giornalisti di fatto e metterli nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro. Un’operazione semplice, ma soprattutto doverosa a tutela di quanti si recano allo stadio per lavorare, non certo per assistere gratuitamente alla partita. Il protocollo c’è. Basta adottarlo. L’ha redatto anni fa il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, attuale segretario generale aggiunto della Fnsi, facendolo adottare alle principali società sportive calabresi.
“Il protocollo del Sindacato Giornalisti della Calabria e dell’Ussi regionale – ricorda Carlo Parisi – mira, infatti, a tutelare i giornalisti contrattualizzati, scongiurando il lavoro nero e lo sfruttamento sistematico e scientifico ai danni di tanti precari, e le testate giornalistiche che rispettano le regole, pagano stipendi e contributi, ma che, spesso, sono costrette a subire la concorrenza sleale di quanti, pur ottenendo dei guadagni, operano nell’illegalità più assoluta. Questo – sottolinea Parisi – non significa, naturalmente, escludere o penalizzare i freelance che potranno, comunque, essere accreditati occasionalmente allo stadio nel rispetto delle regole fissate”.
Sulla vicenda odierna interviene anche il commissario straordinario regionale dell’Ussi Calabria, Franco Pellicanò, che si dice “dispiaciuto nell’apprendere che un collega non venga messo nelle condizioni di non poter svolgere il proprio ruolo. Una scelta che penalizza sia il collega, che la testata”.
“Il Sindacato Giornalisti della Calabria e l’Ussi a tempo debito avevano già provveduto a far presente al Crotone quali sarebbero state le difficoltà nel concedere gli accrediti per la nuova stagione. Abbiamo proposto un’intesa, come è avvenuto per la Reggina quando era in Serie A e Serie B, per l’Asd Reggio Calabria e per la Viola Basket, ma non abbiamo avuto risposta. Vuol dire che vogliono le mani libere – conclude Pellicanò – ma resta l’amarezza”.
“Amarezza” esprime anche per il vicesegretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Andrea Musmeci, presente anche lui, a luglio, all’incontro con la società calcistica. “Sollecito il Crotone – afferma Musmeci – a organizzarsi un po’ meglio. Se una amichevole, seppur importante, fa succedere questi disguidi, cosa accadrà con la stagione di Serie A? Dire che «gli accrediti sono finiti» lascia l’amaro in bocca”. (giornalistitalia.it)

Francesco Cangemi

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