Reggino, 60 anni, pubblicista. Carlo Parisi (Fnsi): “Professionista serio ed equilibrato”

Pino Rotta presidente del Corecom Calabria


Giuseppe Rotta

REGGIO CALABRIA – È Giuseppe Rotta,60 anni, reggino, giornalista pubblicistaall’Ordine ed al Sindacato Giornalisti della Calabria dal 19 giugno 2004, il nuovo presidente del Corecom Calabria. Sarà affiancato da Massimiliano Cileone e Frank Mario Santacroce (componenti). Il decreto di nomina è stato firmato dal presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, contestualmente a quelli relativi ai professionisti selezionati, mediante sorteggio pubblico, per ricoprire incarichi di controllo, garanzia e vigilanza di competenza di Palazzo Campanella.  La nomina dei tre componenti del Corecom è avvenuta “su indicazioni pervenute alla Presidenza dai gruppi consiliari di maggioranza e minoranza”. A designare i componenti del Corecom è scritto, infatti, nel decreto presidenziale di nomina, “sono stati per la maggioranza i capigruppo Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti), Orlandino Greco (Oliverio Presidente), Giovanni Nucera (La Sinistra), Sebastiano Romeo (Partito Democratico) e, per la minoranza, Giovanni Arruzzolo (Nuovo Centro Destra), Francesco Cannizzaro (Casa delle libertà), Alessandro Nicolò (Forza Italia) e Domenico Tallini (delegato per il Gruppo Misto)”. “Il nuovo Corecom – commenta il presidente Nicola Irto – esprime, nel rispetto della legge, le garanzie di imparzialità, pluralismo e tutela delle minoranze indispensabili per le delicate funzioni di questo organismo. Rivolgo al presidente e ai componenti i miei auguri di buon lavoro”. Auguri di buon lavoro a Pino Rotta, “professionista serio ed equilibrato”, ed agli altri due componenti del Corecom giungono anche dal segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, che in qualità di segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria sin dal 7 maggio 2012 ha sottoscritto un protocollo d’intesa che “punta a rendere ancora più rigorosi i controlli e le verifiche di alcuni elementi di valutazione per l’assegnazione dei contributi alle emittenti televisive locali previsti dal Bando di concorso pubblicato ogni anno dal Ministero dello Sviluppo Economico”. Al centro dell’accordo, “la verifica – da parte del sindacato dei giornalisti e dell’Inpgi – della posizione contrattuale e contributiva del personale con qualifica di giornalista (professionista, pubblicista o praticante), assunto con contratto di lavoro subordinato e dichiarato dall’emittente in sede di presentazione dell’istanza di partecipazione al concorso per i contributi”. Rammentando che “il protocollo rappresenta un atto di trasparenza e di giustizia nei confronti dei giornalisti, delle aziende editoriali e dei cittadini”, Carlo Parisi, che è anche presidente della Commissione Contributi e Vigilanza dell’Inpgi, ricorda che lo stesso intende “premiare gli editori che rispettano la professione giornalistica garantendo l’applicazione del contratto di lavoro ed il pagamento degli stipendi e dei contributi”.

“L’opportunità offerta agli editori dai contributi alle emittenti televisive locali, contrattualizzando nuovi giornalisti o regolarizzando le posizioni anomale presenti – ricorda il segretario generale aggiunto della Fnsi – è garanzia di dignità professionale a chi svolge quotidianamente la professione giornalistica. Solo così i giornalisti vedranno premiati i loro sacrifici e la loro professionalità e potranno lavorare in tranquillità, garantendo una qualità dell’informazione non condizionata dallo stato di bisogno. Allo stesso tempo gli editori, oltre a non rischiare di subire pesanti sanzioni e denunce, anche penali, per sfruttamento del lavoro nero e omissione contributiva, potranno ottenere contributi pubblici più sostanziosi grazie ai maggiori punteggi previsti per i dipendenti giornalisti”. (giornalistitalia.i

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