Enza Dell’Acqua ha denunciato ai carabinieri il sindaco e l’assessore di Nicotera

Giornalista denigrata per la sua “massa corporea”

Enza Dell'Acqua

NICOTERA (Vibo Valentia) – Denigrata per il suo aspetto fisico. Succede anche questo a chi svolge la professione giornalistica oggi. Ancora più triste è se tutto ciò arriva da chi rappresenta le istituzioni. È il caso di Enza Dell’Acqua, giornalista del Quotidiano del Sud che scrive da Nicotera, comune del vibonese, che pochi giorni fa ha denunciato ai Carabinieri il sindaco Francesco Pagano e l’assessore alla Cultura Mariella Calogero in merito a due episodi avvenuti tra febbraio e maggio di quest’anno.
La Dell’Acqua segue le cronache del paese calabrese e – lo sa bene chi fa questo mestiere – non sempre quello che si racconta piace ai protagonisti. Fin qui nulla di strano per un giornalista, ma alla cronista del Quotidiano è accaduto di essere denigrata nel bel mezzo di un Consiglio comunale (tenutosi, appunto, a febbraio). Una seduta pubblica (che si può rivedere su YouTube, come riportato dalla stessa Dell’Acqua), in cui il sindaco Pagano parla di uno strano rapporto fra massa cerebrale e massa corporea.
Così come ha fatto nella sua denuncia, Enza spiega quel che è accaduto nel Consiglio comunale del 19 febbraio 2016 (di lì a poco ci sarebbe stata la visita della Commissione Antimafia). È in questa occasione che il sindaco, racconta la Dell’Acqua, afferma: “In questi giorni hanno parlato tutti, ho ascoltato un sacco di sciocchezze, fesserie, sul piano tecnico-giuridico. Spesso alla massa corporea non è che corrisponda un’altrettanta massa cerebrale, anzi molte volte la massa cerebrale è inversamente proporzionale alla massa corporea”. Enza non ha dubbi: il riferimento del sindaco è per lei, sia perché lei è stata l’unica (insieme ad un collega di un’altra testata), ad aver scritto dell’ipotesi dello scioglimento per mafia del Comune del nostro, sia perché lei “è in evidente sovrappeso peraltro a causa di problemi di salute”.
I problemi con questa amministrazione, a dirla tutta, non iniziano e non finiscono qua se è vero che in passato vi sono stati anche dei contenziosi legali fra le due parti. Pochi giorni fa, poi, Enza Dell’Acqua si è sentita di nuovo nel mirino e di nuovo offesa, stavolta da un post sulla bacheca Facebook dell’assessore alla Cultura del Comune di Nicotera, Mariella Calogero.

Il testo in questione, allegato anch’esso alla denuncia presentata dalla giornalista ai Carabinieri, recita così: “Credo che scrivere informazioni corrette sia un dovere di chi scrive per garantire un diritto a chi legge. Il vigliacco non indaga, non si informa, non chiede, ma elabora stratagemmi, con la convinzione di poter annullare l’altro. Ma rimane, appunto, una vigliacca convinzione. #WlaVacca”.
Per la Dell’Acqua, che ha risposto, sempre via social, alla Calogero, quel post e, soprattutto, quel “#WlaVacca” sono rivolti a lei.
“Io opero in questo contesto – si sfoga così la giornalista del Quotidiano del Sud – in cui, oltre alla mafia vera e propria, quel che rende la vita difficile è la radicata mentalità mafiosa. Una mentalità che si fa intollerante, se non aggressiva, nei confronti di un giornalista che cerca di onorare la professione che svolge additando i problemi del territorio, sollevando questioni inerenti la sicurezza, l’ambiente, la gestione del denaro pubblico. E che opera con coraggio, in un vero e proprio covo di vipere. Minacce e intimidazioni ne ho subite parecchie, in forme palesi e velate”.

Francesco Cangemi

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