Il presidente regionale Giuseppe Soluri: “Caso grottesco e dopo quasi un mese ancora insoluto”

La Provincia di Cosenza: interviene l’Odg

La volante della Polizia davanti alla redazione della Provincia di Cosenza

Giuseppe Soluri

CATANZARO – “La grottesca vicenda del quotidiano La Provincia di Cosenza resta ancora insoluta a distanza di quasi un mese”. Lo afferma il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ricordando i fatti: “il giornale cambiadirezione e, all’improvviso, anche sede della redazione senza che i redattori, che fino al 31 luglio avevano materialmente garantito l’uscita del giornale nonostante l’editore non avesse ancora provveduto a regolarizzare il loro rapporto contrattuale, ne sappiano nulla. Informati da terzi del cambio di sede, i redattori bussano alla porta della nuova redazione, ma viene loro impedito l’ingresso”.
“Fatti assurdi – sottolinea Soluri – anche soltanto nel loro sviluppo materiale che vengono denunciati dai redattori e che determinano una dura presa di posizione del Sindacato Giornalisti della Calabria ed anche una interrogazione parlamentare di M5S sulla vicenda. Nel frattempo il giornale La Provincia di Cosenza continua ad uscire firmato dal nuovo direttore responsabile e confezionato da nuovi redattori ingaggiati dalla nuova proprietà”.
“La vicenda – ribadisce il presidente dell’Odg calabrese – è grottesca. Ancor più se si considera che la nuova proprietà fa capo ad una azienda vitivinicola importante conosciuta ed apprezzata (da poco entrata anche nel settore della sanità privata) e che non può avere alcun interesse a vedere offuscata la propria immagine a causa del nuovo impegno nel settore editoriale”.
“Mi auguro – afferma Giuseppe Soluri – che questa vicenda paradossale trovi al più presto una soluzione ottimale. La Provincia di Cosenza è un giornale giovane che ha bisogno di recuperare spazi di mercato affidandosi ad una redazione che lavori con entusiasmo e con il riconoscimento pieno dei propri diritti”.
“L’appello che l’Ordine ritiene di lanciare all’azienda editrice  – aggiunge Soluri – è quello di considerare e riconoscere l’appassionato lavoro svolto dalla vecchia redazione reintegrandola subito nel progetto perché rappresenti, unitamente ai nuovi giornalisti coinvolti, la forza trainante e determinante per una sempre maggiore presenza del giornale nel panorama editoriale calabrese. Qualunque altra scelta – conclude il presidente dell’Ordine dei Giornalisti – non potrà che danneggiare il progetto editoriale e tradursi in un pesante danno d’immagine per una proprietà che, nei settori in cui è da tempo presente, ha sempre esibito la qualità e la correttezza aziendale come marchi di fabbrica”.

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