Saldate le spettanze di febbraio, domani il quotidiano sarà regolarmente in edicola. E adesso si aspettano gli arretrati

Il Garantista: stipendi pagati, sciopero revocato

REGGIO CALABRIA – La protesta dei giornalisti e dei poligrafici del quotidiano “Cronache del Garantista” ha dato i suoi frutti: gli stipendi di febbraio sono stati pagati oggi. Pertanto, lo sciopero di tre giorni che avrebbe dovuto bloccare l’uscita del giornale da domani a domenica è stato revocato e domani la testata diretta da Piero Sansonetti sarà regolarmente inedicola.
Il presidente della Società Cooperativa Giornalisti Indipendenti, Andrea Cuzzocrea, ha, così, mantenuto la promessa, fatta ieri al Cdr, al direttore ed al Sindacato Giornalisti della Calabria, relativa al saldo delle spettanze “grazie a salti mortali e ulteriori impegni personali”.
Ricevuta la comunicazione degli avvenuti bonifici bancari, il Comitato di redazione ha, quindi, “preso atto che la protesta ha prodotto i suoi frutti, con l’avvenuto pagamento delle spettanze di febbraio ai colleghi che fino ad oggi erano rimasti senza stipendio” e, “con grande senso di responsabilità”, ha revocato lo sciopero.
Allo stesso tempo, però, il Cdr ha deciso di mantenere lo stato di agitazione rimanendo “vigile sulle scadenze dell’immediato futuro, non ultime il pagamento delle spettanze arretrate dei dipendenti e dei collaboratori”. Il Comitato di redazione ricorda, comunque, che a disposizione del Cdr rimane il pacchetto di 10 giornate di sciopero affidatele dall’assemblea dei giornalisti nel corso della riunione dell’11 aprile scorso a Lamezia Terme.
Soddisfazione per la parziale positiva conclusione della protesta viene espressa dal segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, con l’auspicio che vengano al più presto saldate tutte le spettanze dovute a dipendenti e collaboratori e, soprattutto, che, da ora in poi, la drammatica situazione che vive il giornale – in contratto di solidarietà al 40%, in modalità verticale, per scongiurare il licenziamento collettivo di 23 lavoratori su 57 – venga gestita con la massima responsabilità e trasparenza e nel pieno rispetto delle relazioni sindacali”.

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