Il quotidiano on line “Giornalisti Italia” ospita gli interventi dei giornalisti per non spegnere una voce libera

Oscurato il sito dell’Ora della Calabria: vergogna!

ROMA – Non ci sono parole in grado di definire compiutamente l’assurda decisione del liquidatore de “l’Ora della Calabria”, Giuseppe Bilotta, di ordinare l’oscuramento del sito on line del quotidiano calabrese, solo un sentimento: vergogna! Un provvedimento talmente incomprensibile e ingiustificato da lasciare esterrefatti.
Bilotta dovrà, infatti, spiegare, tra le altre cose, se ritiene legittimo sospendere le pubblicazioni di un giornale in coincidenza della proclamazione di uno sciopero e quanto prevede di risparmiare in queste tre giornate (che non sarebbero state, comunque, lavorate), in particolar modo con l’oscuramento del sito on line che, per via dello sciopero, non sarebbe stato aggiornato. Dovrà, inoltre, spiegare cosa l’ha spinto ad affannarsi – c’è da ipotizzare per tutta la notte a partire, guarda caso, dall’esito della votazione sullo sciopero – a spulciare i fascicoli che aveva detto di non aver ricevuto dal 27 marzo al 6 aprile e, per dieci giorni (dal 7 al 17 aprile), di non aver avuto tempo di controllare.
In un documento inviato al direttore Luciano Regolo, al Cdr de “l’Ora della Calabria”, al segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, allo stabilimento tipografico De Rose, alla Solutio srl (società di gestione del sito), alla Pubbliora sas (concessionaria di pubblicità) ed al responsabile diffusione e distribuzione, Vincenzo Chiappetta, il liquidatore del “Gruppo Editoriale C&C”, Giuseppe Bilotta, ha comunicato che “con effetto dal ricevimento della presente dovrà essere interrotta ogni attività finalizzata alla pubblicazione del quotidiano L’Ora della Calabria”.
“Quanto sopra disposto e comunicato – sostiene Bilotta – discende da precisi obblighi di legge che mi impongono di agire in funzione della tutela conservativa del patrimonio aziendale”.
Secondo il liquidatore “è evidente, infatti, che la prosecuzione dell’attività di pubblicazione produrrebbe inevitabilmente ulteriori costi per la società che lo svolgimento dell’attività non è in grado di adeguatamente remunerare con conseguente pregiudizio delle ragioni di tutti i creditori”.
Bilotta ha, inoltre, comunicato che “fino ad oggi si è astenuto dall’assumere tale dolorosa quanto necessitata decisione nella speranza di poter trovare in brevissimo tempo una soluzione concreta che consentisse la dismissione dell’attivo patrimoniale salvaguardandone la sua funzionalità attraverso la prosecuzione della pubblicazione della testata”.
“Tuttavia, poiché tale prospettiva non risulta ancora concretizzata, è mio precipuo obbligo di legge – afferma il liquidatore – sospendere ogni attività di pubblicazione cartacea e on line proprio a tutela del ceto creditorio”.
“Sarà mia cura, nei prossimi giorni – conclude Bilotta – comunicarvi le mie ulteriori determinazioni con riferimento ai rapporti di lavoro in corso”. Quindi “la preghiera” di Bilotta alla Tipografia De Rose ed alla società Solutio srl “di astenersi dalla stampa del quotidiano e dalle pubblicazioni on line”.
Il sito è oscurato, ma quello che nessuno riuscirà ad impedire è la libera circolazione delle idee del direttore Luciano Regolo e dei giornalisti de “l’Ora della Calabria” che, oggi più che mai, hanno a disposizione il quotidiano on line “Giornalisti Italia” per tenere viva una voce libera che non sarà certamente un burocrate a spegnere. Una voce libera, quella dei giornalisti de “l’Ora della Calabria” che – ne siamo sicuri – riuscirà a fare luce sulle tante ombre dell’Oragate. (giornalistitalia.it)

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