L’annuncio del segretario della Cei “sottratto” a Cassano Ionio, la città che ha ospitato la Messa regionale dei giornalisti

Papa Francesco in Calabria: omaggio a Galantino

Mons. Nunzio Galantino

Papa Francesco

CASSANO IONIO (Cosenza) – 

Papa Francesco farà visita a Cassano allo Ionio.
L’annuncio è stato dato dal segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, vescovo del comune cosentino.
L’ipotesi è che il Santo Padre verrà in Calabria nel prossimo giugno, ma la data ufficiale sarà comunicata la prossima settimana.
“Andrò per chiedere scusa personalmente ai fedeli per aver sottratto loro il vescovo”, ha dichiarato Papa Francesco durante l’incontro con mons. Galantino, che lo scorso 28 dicembre è stato nominato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.
L’ultima volta di un Pontefice in Calabria è stata quella di Benedetto XVI che, il 9 ottobre 2011, visitò la Comunità Certosina di Serra San Bruno.
La notizia è stata accolta con entusiasmo dall’Ucsi Calabria che, il 2 gennaio scorso, proprio nel Duomo di Cassano Ionio ha organizzato la Messa regionale dei giornalisti calabresi, alla presenza, tra gli altri, del segretario e del vicesegretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi e Carlo Parisi, del presidente nazionale dell’Ucsi, Andrea Melodia, del presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, Giuseppe Soluri, e del presidente del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide”, Cosimo Bruno. “Solo chi cammina, chi non si sente appagato – aveva detto nell’occasione mons. Galantino – e cerca la verità ha la possibilità di fare la storia, d’incidere nella storia. La capacità di stupirsi rende tutto vivo e produttivo, ci aiuta a scoprire il bello che c’è nella vita. L’indifferenza è peccato.
 Ci troviamo di fronte a un mondo – aveva concluso mons. Galantino – che ha fatto della fretta il suo stile, del tutto e subito il suo vangelo. La Chiesa ci invita a un modo di vivere che va tutto in un’altra direzione. Non sempre i veri protagonisti della storia sono quelli in prima pagina. Non a caso oggi l’Evangelo ci parla dei poveri, di quanti sono in movimento e disponibili all’impegno”.

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