ROMA – Dopo la radiazione dell’Associazione Napoletana della Stampa dalla Fnsi, chi e come garantirà l’assistenza sindacale ai giornalisti della Campania? Una prima risposta è arrivata dalla Giunta Esecutiva della Fnsi che ha deliberato, all’unanimità, di assicurare “direttamente l’assistenza sindacale contrattuale a tutti i giornalisti, professionisti e pubblicisti, ed ai praticanti che abbiano rilasciato delega alla trattenuta della quota di servizio, così come previsto dall’art. 51 del vigente Cclg Fieg-Fnsi, dall’art. 31 del contratto collettivo Aeranti-Corallo-Fnsi e dall’art. 14 dell’accordo contrattuale Uspi-Fnsi”.
Alla Segreteria della Fnsi è stato, quindi, affidato il compito di definirne gli aspetti tecnici.
Alla Segreteria della Fnsi è stato, quindi, affidato il compito di definirne gli aspetti tecnici.
Come ampiamente riferito da Giornalisti Calabria, il 4 marzo scorso il Consiglio nazionale della Fnsi, con 44 voti a favore, nessuno contrario e 1 astenuto, ha sciolto ha sciolto il patto federale con l’Associazione Napoletana della Stampa che, sommersa dai debiti (circa 5 milioni di euro, dei quali circa 3 relativi alla condanna, in Cassazione, a favore del Comune di Napoli per la vicenda della Casina del Boschetto)
non riesce più ad assicurare i servizi di assistenza sindacale ai giornalisti della Campania.
In attesa di definire i passi successivi – eventuale riconoscimento di una nuova associazione regionale di stampa o ritorno alla vecchia formula dell’associazione interregionale (fino al 1974 esisteva quella di Calabria e Campania) –, certo è che i giornalisti campani non sono più iscritti alla Fnsi essendo venuto a mancare il requisito fondamentale richiesto dallo Statuto della Fnsi, ovvero l’iscrizione attraverso un’associazione regionale di stampa.
La delega della trattenuta allo 0,30 è, infatti, relativa non all’iscrizione al sindacato dei giornalisti, ma “a titolo di quota di servizio e di assistenza contrattuale”, il servizio appunto che la Fnsi continuerà ad assicurare direttamente. La Segreteria, nei prossimi giorni, sarà dunque chiamata a studiare formule di assistenza anche ai colleghi non contrattualizzati che, generalmente, sono purtroppo, i più bisognosi di attenzione sindacale.
In attesa di definire i passi successivi – eventuale riconoscimento di una nuova associazione regionale di stampa o ritorno alla vecchia formula dell’associazione interregionale (fino al 1974 esisteva quella di Calabria e Campania) –, certo è che i giornalisti campani non sono più iscritti alla Fnsi essendo venuto a mancare il requisito fondamentale richiesto dallo Statuto della Fnsi, ovvero l’iscrizione attraverso un’associazione regionale di stampa.
La delega della trattenuta allo 0,30 è, infatti, relativa non all’iscrizione al sindacato dei giornalisti, ma “a titolo di quota di servizio e di assistenza contrattuale”, il servizio appunto che la Fnsi continuerà ad assicurare direttamente. La Segreteria, nei prossimi giorni, sarà dunque chiamata a studiare formule di assistenza anche ai colleghi non contrattualizzati che, generalmente, sono purtroppo, i più bisognosi di attenzione sindacale.