TEHERAN (Iran) – Il presidente iraniano Hassan Rohani ha difeso oggi la libertà di stampa, criticando la prassi di chiudere giornali ritenuti offensivi verso i valori della Repubblica islamica. “Il governo sostiene la libertà di espressione con responsabilità – ha detto nel discorso tenuto davanti ai rappresentanti dei media iraniani, trasmesso in diretta dalla televisione di Stato – se togliamo le penne e tappiamo le bocche, lediamo in modo grave la fiducia popolare”.
“La chiusura di un giornale dovrebbe essere l’ultima risorsa non la prima – ha proseguito – se qualcuno viola la legge, dovremmo affrontare la situazione con la persona in questione o con il direttore del quotidiano. Perchè chiudere tutto il giornale e lasciare senza lavoro tante persone”.
Solo il mese scorso, le autorità giudiziarie hanno chiuso il quotidiano riformista Aseman (cielo), inaugurato solo cinque giorni prima, accusandolo di aver offeso la legge islamica; a ottobre era stata la volta di Bahar (primavera), per un articolo offensivo verso la religione sciita.
Il sistema giudiziario iraniano è controllato da conservatori che criticano spesso le posizioni ritenute troppo liberali del governo, quali la recente dichiarazione del ministro della Cultura, Ali Janati, di voler mettere fine al divieto in vigore contro i social media e la sua decisione di autorizzare la pubblicazione di libri banditi invece negli ultimi anni.
“I critici e gli oppositori di questo governo sono liberi e rimarranno liberi, ma permettete ai sostenitori di questo governo di godere della stessa libertà e sicurezza”, è stato l’appello rivolto oggi da Rohani.
Il giornale Aserman era nato proprio con l’obiettivo dichiarato di sostenere il presidente.
“Il governo ha bisogno di giornali privati non governativi che sostengano le sue politiche di riforma e moderazione – aveva spiegato al «Financial Times» il direttore Mohammad Qouchani – noi non riceviamo alcun aiuto economico dal governo, ma la nostra mentalità è vicina a quella dell’esecutivo”. (TMNews)
Il presidente Hassan Rohani ammonisce: “Se tappiamo le bocche, lediamo in modo grave la fiducia popolare”