COSENZA – La vicenda vissuta tra martedì e mercoledì scorso dal direttore de “l’Ora della Calabria”, dott. Luciano Regolo, e dai suoi collaboratori, ha interrogato le coscienze di tante persone dal punto di vista etico e morale.
Il giornalista, secondo la deontologia professionale, è chiamato a ricercare la verità per comunicarla, mirando a difendere sempre la centralità della persona e il bene comune.
Luciano Regolo, autore di diverse pubblicazioni anche di carattere religioso, ha sempre cercato di raccontare ogni realtà con chiarezza, senza timore di perdere prestigio e non illudendo nessuno, pronunciando con fermezza la volontà di rispettare, difendere e promuovere la verità. Con la certezza che fatti del genere non si ripetano più, auguriamo a Luciano Regolo e a tutta la redazione un buon lavoro professionale che possa dare speranza al presente ed al futuro di questa terra di Calabria.
Solidarietà a “l’Ora della Calabria” dall’Ufficio regionale per le comunicazioni sociali della Cec presieduta da mons. Nunnari
“Il giornalista deve ricercare la verità e comunicarla”
don Giovanni Scarpino
Direttore Ufficio Regionale
per le Comunicazioni Sociali e la Cultura
Conferenza Episcopale Calabra