ROMA – I protagonisti dello scoop sulla Nsa si mettono in proprio. Glenn Greenwald, Laura Poitras e Jeremy Scahill, i cronisti che hanno raccolto e diffuso le rivelazioni di Edward Snowden, lanciano “The Intercept”, il primo “digital magazine” che, si legge nell’editoriale di presentazione, si propone di “difendere la libertà di stampa da chi la vuole violare”.
Si tratta della versione online della pubblicazione creata grazie al finanziamento di Pierre Omidar, il fondatore dieBay e proprietario del network First Look Media. Di fatto è un sito dove grazie alle nuove tecnologie si rende più facile e sicuro per qualsiasi “talpa” diffondere in sicurezza i propri documenti riservati alla grande stampa. E si parte dallo scandalo del Datagate con due pezzi dedicati alla Nsa.
Il primo dal titolo Il ruolo segreto della Nsa nel U/S Assassination Program, a firma Greenwald e Scahill. E il secondo rivela nuove foto sulla Nsa e altre agenzie di sicurezza, a cura di Trevor Paglen. L’obbiettivo dichiarato è, “quello chiamare ogni azienda o agenzia governativa a rispondere delle loro responsabilità”.
In pratica, questa pubblicazione tutta online assicura un luogo, sostengono i suoi fondatori, per tutti coloro che vogliano pubblicare senza paure le loro notizie riservate, senza aver paura di nulla. Il sito si avvale infatti di un equipe di avvocati specializzati in questa materia.
Inoltre, si tratta del primo organo di stampa che si avvale di una tecnologia del tutto criptata come impostazione predefinita, proprio per tutelare le fonti e i lettori da eventuali attività di controspionaggio da parte delle agenzie federali. (Ansa)