ROMA – “Per altri occhi” di Silvio Soldini e Giorgio Garini è il vincitore del Nastro d’Argento 2014 per il miglior documentario. Lo ha deciso la giuria dei giornalisti cinematografici Sngci che ha anche assegnato il Nastro al miglior film dedicato al cinema a “I Tarantiniani” di Steve Della Casa e Maurizio Tedesco.
Un Nastro speciale festeggia ancora una volta Gianfranco Rosi, per “Sacro Gra”.
Tra gli altri riconoscimenti assegnati,per la passione e la vivacità dei suoi personalissimi interventi e il ritratto che ci regala attraverso il lavoro di Peter Marcias in “Tutte le storie di Piera”.
Nella serata che i Nastri d’Argento hanno dedicato quest’anno al cinema del reale al Teatro Ambra Garbatella di Roma, assegnati anche premi e menzioni speciali a: “Fuoriscena” di Massimo Donati e Alessandro Leone, “Lino Miccichè, mio padre – Una visione del mondo” di Francesco Miccichè, “Lettera al Presidente” di Marco Santarelli, “Bertolucci on Bertolucci” di Walter Fasano e Luca Guadagnino, “Dal profondo” di Valentina Pedicini.
I premi sono stati selezionati tra ben 40 i titoli del cinema del reale, e 15 film specificamente dedicati al cinema e allo spettacolo presentati nei principali festival internazionali e nazionali e/o usciti poi in sala o in home video o trasmessi da una rete televisiva tra 1° aprile e 31 dicembre 2013. Tra questi il Sngci non ha incluso alcuni titoli più specificamente ritenuti docufilm. In particolare, sono stati rinviati alla selezione per i Nastri d’Argento di maggio-giugno, insieme ai film fiction, i seguenti titoli: “Con il fiato sospeso” di Costanza Quatriglio, “Tir” di Alberto Fasulo, “Le cose belle” di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, “Sangue” di Pippo Delbono, “Stop the Pounding Heart” di Roberto Minervini.
A conclusione della serata, all’Ambra, omaggio al cinema del reale con le storie di Salvatore Striano, il Bruto di Cesare deve morire, oggi un attore nato dal teatro in carcere e di quel gruppo di interpreti (tra i quali altri due protagonisti dello straordinario film di Paolo e Vittorio Taviani, Cosimo Rega e Giovanni Arcuri) che hanno trovato nell’incontro con il teatro, poi con il cinema, a Rebibbia la loro ragione di riscatto.
I due film scelti sono: “Il Riscatto” di Giovanna Taviani, con Striano, presentato a Cannes lo scorso anno e, tra gli altri Festival, con particolare successo, a “Open Roads” (New York, Lincoln Center) e il work in progress di “Offstage” di Francesco Cinquemani. Il documentario ancora in lavorazione è un viaggio attraverso un labirinto di legami oscuri, tormenti, colpe, segreti e momenti di riflessione, per dirla con il suo autore, “su come certe storie potevano o dovevano andare diversamente”. Mafia, Camorra, Banda della Magliana e traffico internazionale di droga. Storie, in prima persona, dei detenuti che devono la loro formazione artistica e la “second life” nata tra le mura del carcere alla Compagnia stabile Assai, il più antico gruppo teatrale penitenziario italiano.
– Premio Speciale:
FUORISCENA
di Massimo Donati e Alessandro Leone: perché emoziona e sorprende raccontando dietro le quinte un’Accademia che trasforma la passione e il talento in un’eccellenza della Cultura italiana nel mondo.
– Menzioni speciali:
LINO MICCICHE’ MIO PADRE
una visione del mondo di Francesco Miccichè: un ritratto introspettivo, privato, ma anche un modo per i “figli” di capire le battaglie di una generazione che deve molte conquiste di libertà proprio alle polemiche della critica e del giornalismo cinematografico.
LETTERA AL PRESIDENTE
di Marco Santarelli: dal primo dopoguerra ai nostri giorni, attraverso la ricostruzione e il boom economico la storia quotidiana e le speranze degli italiani in un epistolario inedito, mai come oggi di grande attualità.
BERTOLUCCI ON BERTOLUCCI
di Walter Fasano e Luca Guadagnino: un grande autore e il suo pensiero allo specchio, in una ricerca appassionata che il montaggio paziente di frammenti recuperati negli archivi di tutto il mondo rende interessante e preziosa come un saggio scritto.
DAL PROFONDO
di Valentina Pedicini: la storia di un mondo e di una battaglia per il lavoro e la sopravvivenza è insieme la lettura introspettiva di un viaggio nel buio dell’anima e dei pensieri.Non solo il coraggio di una donna semplice nella sua quotidiana discesa all’inferno.
I Nastri d’Argento sono un premio di interesse culturale nazionale organizzato dal Sngci, con il sostegno della Direzione generale per il Cinema del MiBACT.
I finalisti sono stati selezionati dal Direttivo Nazionale del Sngci (con l’apporto, quest’anno, di una “cinquina” di colleghi particolarmente attenti al documentario: Stefano Amadio, Oscar Cosulich, Cristiana Paternò, Susanna Rotunno e Stefania Ulivi, tra web, carta stampata e tv).
Alla selezione ha lavorato il gruppo che guida il Sindacato, nel quale, in particolare, seguono costantemente anche nei Festival, la produzione documentaristica firme come: Fulvia Caprara, Fabio Falzone, Arianna Finos, Francesco Gallo, Miriam Mauti, Paolo Sommaruga, Emanuela Castellini, con il presidente del Sngci, Laura Delli Colli e Franco Mariotti, Mario Di Francesco, il segretario generale Romano Milani e il coordinamento operativo di Maurizio di Rienzo.
Il Sngci ricorda che i “Nastri d’Argento” 2014 si apriranno a Roma il 29 Maggio al “Maxxi” con l’annuncio ufficiale delle “cinquine” dei candidati. A Taormina, sabato 28 giugno, dal Teatro Antico, la serata di premiazione che ospiterà anche i Premi Guglielmo Biraghi per gli esordienti.
A marzo, a Roma, intanto, i “Nastri d’Argento” per i cortometraggi in collaborazione con il Cinemaster di Studio Universal.