IL CAIRO (Egitto) – Venti giornalisti dell’emittente del Qatar “al-Jazeera”, tra i quali quattro stranieri, sono stati rinviati a giudizio in Egitto. È quanto si legge in una nota diffusa dalla procura egiziana, nella quale è precisato che i 16 egiziani dovranno difendersi dall’accusa di appartenere a un’“organizzazione terroristica” di aver “messo a repentaglio l’unità nazionale e la pace sociale”, mentre i quattro stranieri – due britannici, un australiano e un olandese – saranno processati per aver “diffuso notizie false con l’obiettivo di informare il mondo esterno che nel paese era in corso una guerra civile”.
Al momento sono in carcere otto giornalisti che lavorano per la tv di Stato di Doha, mentre i restanti 12 sono ricercati.
La procura non ha rivelato l’identità dei reporter dietro le sbarre, ma tra di loro dovrebbero figurare l’australiano Peter Greste, l’egitto-canadese Mohamed Adel Fahmy e l’egiziano Baher Mohamed, arrestati a fine dicembre in un hotel del Cairo.
Al-Jazeera è da tempo nel mirino delle autorità egiziane che accusano la tv di Stato del Qatar di faziosità a favore dei Fratelli Musulmani. Dopo la destituzione del presidente Mohamed Morsi, appartenente alla Fratellanza, gli uffici del network al Cairo. (Adnkronos/Aki)
16 sono egiziani e accusati di appartenere a un’“organizzazione terroristica”. I 4 stranieri avrebbero diffuso “false notizie”