Il Consiglio nazionale si schiera con i colleghi della Gazzetta dello Sport: “Commistione tra pubblicità e informazione”

Giornalisti: l’Ordine dice “no” a Gazza Bet

ROMA – A seguito della decisione adottata dall’amministratore delegato di Rcs Scott Jovane di dare vita, all’interno del quotidiano La Gazzetta dello Sport, a Gazza Bet, quattro pagine di quote dedicate alle scommesse sportive con il progetto di acquisto di una licenza da far gestire a un operatore del settore scommesse con la protezione/sigillo del marchio Gazzetta dello Sport, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti denuncia un’operazione che solleva molti e legittimi interrogativi sul piano etico, giuridico e deontologico, e che rischia di compromettere seriamente la storia e il prestigio della storica testata sportiva milanese e la credibilità e l’autorevolezza dei suoi giornalisti; sostiene la decisione adottata dal Cdr della Gazzetta dello Sport che ha indetto a giorni alterni lo sciopero delle firme; ravvisando elementi di commistione tra pubblicità e informazione, invita il direttore della Gazzetta dello Sport a sospendere e revocare la pubblicazione di Gazza Bet, e si riserva, in caso contrario, di segnalare agli Ordini regionali competenti e ai Consigli territoriali di disciplina quanto accaduto per le valutazioni di competenza.

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