MILANO – Il Mondo chiude. Entro fine marzo verrà sospesa la pubblicazione del settimanale economico di Rcs, in edicola dal 1969 e ideale continuazione dell’omonima testata diretta nel dopoguerra per quasi vent’anni (1949-1966) da Mario Pannunzio. Con il Mondo si ferma anche l’edizione cartacea di Abitare, mensile di architettura, arredamento e design del gruppo.
L’annuncio è stato dato oggi dall’azienda ai rappresentanti sindacali dei giornalisti della periodici, la divisione Rizzoli più colpita dalla crisi della pubblicità. I dipendenti rimasti nelle due testate sono circa una ventina.
L’idea di Rcs è quella di valutare un’integrazione del Mondo con l’informazione economico-finanziaria periodica offerta oggi nel gruppo anche dall’inserto del Corriere della Sera, il Corriere Economia. Per ora filtra però poco sul progetto allo studio della direzione di via Solferino.
“C’è un progetto di integrazione di due mondi, il mondo dell’economia e il mondo dell’arredamento – ha spiegato l’amministratore delegato di Rcs Pietro Scott Jovane -. Ci sono due nuove testate, una nuova sull’economia e una sull’arredamento che faremo partire a primavera. Sono due gambe dei verticali”.
La scelta di chiudere il Mondo, ha detto Jovane, è così ”parte di un processo di razionalizzazione che allo stesso tempo è un rafforzamento dei ‘processi verticali”’, come cioè il manager parla dei periodici, spiegando poi che “i verticali sono una riformulazione dei periodici innestati intorno al mondo del quotidiani”. In Rcs proseguono insomma le scelte drammatiche sui periodici, dopo le chiusure (Max, l’Europeo, Yacht & Sails, Bravacasa e A) e le cessioni (Novella 2000, Visto, Astra, Ok Salute e il polo dell’Enigmistica) dello scorso anno.
In ambienti sindacali si teme già un nuovo stato di crisi della Rcs Periodici (quello attuale termina il 15 febbraio), Jovane però non entra nel merito rinviando ai prossimi incontri sindacali. I segnali di ottimismo in Rcs per non mancano.
“L’anno non è iniziato male – ha detto l’Ad -. Gennaio non è un mese altamente rappresentativo, ma non è iniziato male”. E c’è soddisfazione sull’andamento delle vendite del Corriere dopo il rialzo del prezzo in edicola a 1,40 euro: “Il comportamento delle copie è stato superiore a quanto ci aspettavamo”, ha detto il manager.
Così “prima della fine dell’anno eravamo sereni sul raggiungimento degli obiettivi del piano. Ora mi sento altrettanto sicuro”, ha aggiunto Jovane escludendo ancora un ricorso alla delega di aumento di capitale per altri 200 milioni e chiarendo che al momento non ci sono novità sulla cessione delle radio Finelco (R105, Radio Montecarlo, Virgin Radio).
L’a.d. Rcs si è detto poi “sereno” anche sull’iniziativa GazzaBet, il nuovo servizio di scommesse sportive cui si avrà accesso tramite il sito della Gazzetta dello Sport, stigmatizzato ancora in fase di studio da vari comunicati dal Cdr del quotidiano che teme le ricadute deontologiche e sulla credibilità della testata.
GazzaBet “è previsto parta prima dei mondiali”, ha spiegato Jovane e sarà gestito da una società non italiana. “Tutti gli editori di prestigio – ha spiegato – quando hanno i migliori giornalisti sportivi possono guardare a nuovi modi di interazione con i lettori. E’ un’opportunità di assecondare i bisogni dei lettori ma lo possono fare solo i grandi editori, con i migliori giornalisti, e dove non si crea alcun dubbio” sulla correttezza dell’informazione (Ansa)
Chiude il settimanale economico di Rcs, in edicola dal ‘69. Stop anche all’edizione cartacea di “Abitare”