TORINO – Il giornalista de La Stampa Massimo Numa, che si occupa delle vicende di ordine pubblico legate alle proteste contro la linea Tav Torino-Lione è stato pedinato per circa due anni e mezzo e filmato in un video che gli è stato recapitato via email alcuni giorni fa.
Nel video si leggono il suo indirizzo, il suo numero di telefono nonché le targhe delle sue auto e di quelle della moglie. Nel video, che si apre e si chiude con l’immagine di falce e martello, Numa (già destinatario a ottobre di un ordigno esplosivo intercettato prima che potesse esplodere, episodio in seguito al quale gli è stata assegnata la scorta) è ripreso all’esterno della sua casa e pedinato in auto, così come la moglie. Sulla vicenda indaga la procura di Torino. (Agi)