PECHINO (Cina) – All’indomani della confessione in tv di un giornalista cinese di aver intascato mazzette per pubblicare articoli diffamatori, il suo quotidiano, il New Express di Canton, si è scusato con i lettori per averne chiesto la liberazione con due appelli in prima pagina.
“Secondo le indagini preliminari”, ha scritto il quotidiano in un trafiletto basso in prima pagina, “il nostro reporter, Chen Yongzhou, ha accettato denaro per pubblicare falsi articoli, violando seriamente il principio di verifica delle notizie”.
Nel fare autocritica, il giornale ha ammesso che le bozze degli articoli di Chen non erano state esaminate “con il necessario rigore” e che “dopo l’incidente il quotidiano ha assunto iniziative inappropriate, danneggiano gravemente la fiducia della gente nei confronti della testata”.
Chen ha confessato davanti alle telecamere di aver accettato pagamenti illeciti per scrivere una quindicina di articoli di denuncia contro la Zoomlion, una società per il 20% di proprietà statale che produce macchinari per l’edilizia, per uno di quali avrebbe ricevuto un compenso di 500.000 yuan, circa 60.000 euro.
Chen si è scusato con l’azienda e con i lettori. Il New Express nei giorni scorsi aveva attirato l’attenzione di media e lettori con due insoliti appelli in prima pagina con cui chiedeva il rilascio del proprio giornalista, arrestato con l’accusa di “avere danneggiato l’immagine commerciale” della Zoomlion con i suoi articoli.
L’appello in prima pagina aveva attirato l’attenzione degli utenti di internet e dell’associazione a tutela dei diritti dei giornalisti cinesi che in un primo momento avevano preso le difese del cronista arrestato. La stessa agenzia di stampa ufficiale Xinhua aveva pubblicato la notizia della richiesta di rilascio sulla prima pagina del New Express.
Anche il quotidiano China Daily e il tabloid Global Times avevano pubblicato articoli in cui sottolineavano il rispetto della legge per dirimere la questione; una posizione espressa anche dall’authority cinese per i media che si era detta “fortemente preoccupata” per il caso del giornalista di Canton e aveva sottolineato l’importanza della difesa dei “diritti di cronaca nel pieno rispetto della legge”. (Agi)
Dopo la confessione in tv del giornalista Chen Yongzhou, reo di aver intascato mazzette per pubblicare articoli diffamatori