ROMA – “E’ una gran bella notizia quella della liberazione di Domenico Quirico, l’inviato de “La Stampa” rapito in Siria nell’aprile scorso. Fa tirare un sospiro di sollievo ai familiari, ai colleghi del suo giornale, a tutti coloro che lavorano per i media nel mondo cercando di illuminare con notizie di verità la tragica vicenda siriana”.
Franco Siddi, segretario generale della Fnsi e componente del comitato esecutivo dell’Ifj, la Federazione internazionale dei giornalisti, commenta così l’esito positivo del rapimento dell’inviato del quotidiano torinese.
“Le parole di pace che ieri hanno ispirato l’impegno di tanti credenti e laici con il pensiero rivolo alla Siria – prosegue Siddi – trovano oggi nella liberazione di Quirico e del cittadino belga Pier Piccinin un segno di speranza in più”.
“La situazione – aggiunge il segretario Fnsi – resta molto delicata per molti altri giornalisti francesi, americani, palestinesi, dei quali ancora non si hanno notizie”.
“Nella vicenda di Quirico – conclude Franco Siddi – vanno ringraziati con calore ed affetto gli operatori dell’Unità di Crisi della Farnesina, che hanno operato con intelligenza ed abnegazione eccezionali, e con essi i rappresentanti degli organismi di sicurezza e garanzia dello Stato italiano”.
Il 6 giugno scorso a Dublino, Franco Siddi, intervenendo al 28° Congresso mondiale della Stampa, aveva rassicurato i colleghi di tutto il mondo sulle sorti del giornalista rapito, riferendo la notizia lanciata pochi minuti prima, alle ore 15.12, dal quotidiano “Giornalisti Calabria” che, per primo al mondo, aveva annunciato, sia sul sito Internet che su Twitter, che “Domenico Quirico è vivo”.