LONDRA (Gran Bretagna) – David Frost, il giornalista che riuscì a far ammettere a Richard Nixon, il tradimento nei confronti del popolo americano, per lo scandalo Watergate, è morto ieri, stroncato da un infarto mentre era in crociera sulla “Queen Elizabeth”. Aveva 74 anni.
Nato a Tenterden, in Inghilterra, il 7 aprile 1939, Sir David Frost Paradine è noto principalmente per le interviste all’ex presidente degli Stati Uniti. Laureato a Cambridge, si è messo in evidenza grazie al notiziario satirico dal nome “That Was the Week That Was”, a cui seguirono altri programmi tra cui “Frost Report ”e “The David Frost Show”.
Dopo aver partecipato e condotto show per la televisione, Frost decide di intervistare Nixon che si era dimesso dalla carica nel 1974 a causa dello Scandalo Watergate del 1972. Solo nel 1977, Nixon accetta di farsi intervistare da Frost, per riottenere la fama e la gloria perduta.
Per l’uomo politico e per il suo staff l’occasione è, quindi, straordinaria. Frost ha fama di abile intervistatore ma è considerato più affine al mondo dell’entertainment che non a quello di cui Nixon ha fatto parte. Ma quando si accendono le telecamere Frost riesce a mettere in difficoltà il presidente, tanto che questi decide di proseguire l’intervista, ammettendo davanti alla telecamera i suoi errori e il suo tradimento nei confronti del popolo americano. David Frost ha vinto la sua battaglia.
Frost riesce a vincere il faticoso duello e diventa uno degli uomini più famosi di quel tempo: la sua intervista ottiene un numero elevato di telespettatori, circa 45 milioni. Le interviste furono intitolate “David Frost Interviews Richard Nixon”, riscossero il più grande consenso della storia della TV americana per quanto riguarda un programma di informazione.
Nel 2008 il giornalista è stato interpretato da Michael Sheen nel film di Ron Howard Frost/Nixon – Il duello, adattamento del lavoro teatrale di Peter Morgan, Frost/Nixon, ispirato alle interviste con l’ex presidente. David Frost si è complimentato con il regista, apprezzandone il lavoro.
Riuscì a far ammettere all’ex presidente degli Stati Uniti il tradimento del popolo americano per lo scandalo Watergate