IL CAIRO (Egitto) – Il governo egiziano ad interim ha chiesto alle autorità competenti di procedere con la chiusura della tv “al-Jazeera Misr”, filiale egiziana all-news della nota emittente del Qatar, accusata di essere megafono dei Fratelli Musulmani. Lo scrive il sito del quotidiano “al-Masry al-Youm”, secondo il quale i responsabili dei dicasteri per gli Investimenti, la Comunicazione e l’Informazione hanno diramato un comunicato in cui giustificano la chiusura della tv qatariota con “la mancanza della licenza per operare nel Paese, nonché con l’assenza di un valido codice deontologico”.
Insomma, un venerdì teso al Cairo, dove la coalizione dei partiti islamici che sostengono il presidente deposto Mohamed Morsi hanno annunciato una grande manifestazione per chiedere il suo reintegro e il ritorno della legittimità.
Il ministero egiziano degli Interni ha annunciato che la polizia è pronta a far fronte a ogni violazione della legge commessa dai manifestanti, a costo di sparare proiettili veri.
Il ministero egiziano degli Interni ha annunciato che la polizia è pronta a far fronte a ogni violazione della legge commessa dai manifestanti, a costo di sparare proiettili veri.
Il portavoce del ministero, Hany Abdel Latif, ha spiegato ieri che gli agenti reagiranno a eventuali violazioni della legge e assalti a sedi governative o commissariati. Nel rispetto della legge, ha precisato, saranno usate pallottole vere contro i manifestanti che dovessero rappresentare un pericolo per l’ordine pubblico.
Intanto, le autorità hanno rafforzato la loro stretta sui Fratelli Musulmani, arrestando ieri Mohamed el-Beltagy, alto dirigente del gruppo nei cui confronti era stato spiccato un mandato d’arresto nelle scorse settimane. Solo un giorno prima, Beltagy aveva diffuso un video tramite al-Jazeera in cui incitava i sostenitori della Fratellanza a scendere in piazza oggi.
Insieme a Beltagy, le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato a Giza altri dirigenti della Fratellanza Musulmana, tra i quali l’ex ministro del Lavoro, Khaled al-Azhari.
Insieme a Beltagy, le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato a Giza altri dirigenti della Fratellanza Musulmana, tra i quali l’ex ministro del Lavoro, Khaled al-Azhari.
Anche nei confronti al-Jazeera, tv accusata di essere il megafono della Fratellanza, sono arrivati provvedimenti restrittivi. Il governo ha, infatti, chiesto alle autorità competenti di procedere con la chiusura di “al-Jazeera Misr”, filiale egiziana all-news dell’emittente del Qatar, accusata di essere megafono dei Fratelli Musulmani.
Quattro giornalisti del canale inglese di al-Jazeera, inoltre, sono stati arrestati al Cairo, come ha annunciato ieri la stessa emittente, spiegando che il corrispondente Wayne Hay, il cameraman Adil Bradlow e i producer Russ Finn e Baher Mohammed sono stati arrestati martedì scorso. (Adnkronos/Aki)