
Costantino Fadda
VERONA – Lutto nel mondo del giornalismo veneto. È morto a Verona, dopo alcuni giorni di agonia, Costantino Fadda, storico fotoreporter del quotidiano «L’Arena».
Originario di Alghero, dov’era nato il 12 ottobre di 84 anni fa, Fadda da moltissimi anni viveva nel vicentino, lavorando per il giornale veronese. È stato vittima di un infortunio mentre realizzava un servizio fotografico per il quotidiano scaligero: è caduto riportando un grave trauma cranico.
Ricoverato all’ospedale di Borgo Trento, le sue condizioni erano apparse subito disperate. Ieri pomeriggio è deceduto, senza aver mai ripreso conoscenza. (Ansa)
Costantino Fadda si trovava in compagnia della collega Alessandra Vaccari quando è caduto dai gradoni del supermercato Migross di via Marin Faliero, il 16 agosto, verso le 11.30.
“L’Arena” spiega che “al Saval avrebbe dovuto fotografare il luogo in cui, la mattina di Ferragosto, è stata trovata una donna romena con un trauma cranico e in ipotermia e ricoverata grave in terapia intensiva”. Alessandra Vaccari ha visto il collega cadere, battere violentemente la testa a terra e perdere conoscenza.
“Oltre a essere un valido professionista e una figura storica del giornalismo, era un uomo che rappresentava tutti i valori del nostro gruppo editoriale, cioè la professionalità, l’onestà intellettuale e l’attaccamento a Verona”. L’ingegner Alessandro Zelger, consigliere delegato di Athesis, nell’esprimere il più profondo dolore per la perdita di un professionista delle doti di Fadda, ricorda anche il suo attaccamento alla professione e alla città.
Anche per il direttore de “L’Arena”, Maurizio Cattaneo, “Verona perde un professionista e un amico che voleva molto bene al giornale”. Cattaneo sottolinea come con Fadda ci si trovasse di fronte a un professionista di caratura internazionale.
“Sono lì a dimostrarlo”, ha detto Cattaneo, “tutti gli scoop che ha realizzato in mezzo secolo di professione. Al giornale – ha aggiunto – mancherà una figura di spicco, sia per le sue conoscenze, che per la sua grande umanità. Il nostro Fadda ha insegnato il mestiere a generazioni di giovani, trasmettendo a tutti l’amore per la notizia, ma contemporaneamente il rispetto per le persone e per le regole di una professione difficile”.