ROMA – “Il bando con cui l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) cerca un «addetto alla comunicazione» definendone, però, le funzioni tipiche di un addetto stampa, lascia fortemente perplessi in vari punti”.
Il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giovanni Rossi, anche nella qualità di coordinatore della Commissione Uffici Stampa della Fnsi, interviene tempestivamente sulla singolare “selezione ferragostana” dell’Inail, denunciata da Pierluigi Roesler Franz, chiedendo “una revisione del bando ed una riapertura dei termini al fine di superare ogni elemento che potrebbe anche portare a contenziosi”.
Giovanni Rossi punta, infatti, l’indice contro “la brevità dei tempi nei quali il bando è aperto (dal 6 al 21 agosto), ma, soprattutto, l’assenza di ogni riferimento a quanto la legge 150 del 2000 ritiene obbligatorio: l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti”.
“Inoltre, è totalmente assente – taglia corto il presidente della Fnsi – ogni riferimento al conseguente obbligo di iscrizione all’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (in questo caso alla Gestione separata, trattandosi di un incarico professionale)”.
Giovanni Rossi: “La selezione per addetto alla comunicazione in realtà definisce le funzioni di un addetto stampa”