L’ulteriore calo degli introiti nel 2012 ha messo in seria crisi l’emittenza privata: in arrivo il bando da 100 milioni

Radio e Tv locali: i contributi 2013 ultima spiaggia

Marco Rossignoli

ROMA – Faro delle tv locali sul bando 2013 contenente misure di sostegno all’emittenza presente sul territorio, atteso per la fine di agosto: i contributi che lo Stato destina a radio e tv locali (a quest’ultime andranno oltre l’80% delle risorse) è ritenuto vitale per la sopravvivenza delle emittenti che con la grave crisi economica hanno visto calare drasticamente gli introiti pubblicitari.
Per le televisioni locali la flessione è stata superiore a quella dei network nazionali e pari nel 2012 ad oltre il 10% annuo. I contributi dovrebbero aggirarsi intorno ai 100 milioni di euro. Sempre che sia confermato il ripristino dei 26 milioni di euro che in un primo momento erano stati tagliati nel dl Fare e reperite le altre risorse necessarie, circa 80 milioni.
“Oltre al calo della pubblicità occorre tenere presente che nella fase di transizione dall’analogico al digitale – spiega all’Adnkronos il coordinatore nazionale Aeranti-Corallo (circa 300 tv associate), Marco Rossignoli – gli operatori hanno sostenuto rilevanti investimenti per apparecchiature e impianti, che hanno consentito la conversione di quasi tutti i soggetti”.
Attualmente le reti tv locali in Italia sono circa 500, i dipendenti sono circa 6mila di cui oltre 2mila giornalisti, che hanno un contratto ad hoc. Archiviato il primo semestre dell’anno, ancora non si assiste a una inversione di tendenza sulla pubblicità tanto che l’associazione rappresentata da Rossignoli ha lanciato una proposta innovativa: “Chiediamo al Governo di assicurare un credito d’imposta per le pmi che vogliono investire in pubblicità sulle tv locali”.  (Adnkronos)

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