L’ordine di riequilibrio arriva dopo gli esposti di Brunetta alla Camera. L’Authority promuove, invece, “Ballarò”

L’Agcom a Fazio e Annunziata: “Più spazio al Pdl”

Fabio Fazio

Lucia Annunziata

ROMA – Più spazio al Pdl nella prossima edizione di “In mezz’ora” di Lucia Annunziata e di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio: l’ordine di riequilibrio arriva dal Consiglio dell’Agcom, in base agli esposti presentati dal capogruppo del partito alla Camera Renato Brunetta. Promosso, invece, “Ballarò”, che per l’Autorità non ha violato i principi del pluralismo.
“La prima battaglia è stata vinta: par condicio e trasparenza nel servizio pubblico radio-tv devono diventare la regola e non più l’eccezione”, esulta Brunetta. L’azienda si difende: “Il pluralismo è uno dei valori fondamentali della Rai che continuerà a impegnarsi per garantirne la piena attuazione”.
Con Brunetta si schiera un po’ tutto il Pdl, capitanato dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che punta il dito contro il vertice dell’azienda: “Che ha da dire il dg della Rai, il vero sconfitto dalla decisione dell’Agcom che certifica la faziosità della Annunziata e di Fazio? Gubitosi aveva negato l’evidenza durante l’audizione in commissione di Vigilanza”.
“Promesse scritte sull’acqua quelle del dg”, gli fa eco l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, convinto che in Rai continui ”ad essere prevalente una certa cultura di sinistra che da sempre esercita una forte egemonia sulla tv pubblica”.
Il presidente Agcom Angelo Marcello Cardani invita però a non generalizzare: “La Rai ha rispettato gli obblighi di servizio pubblico previsti dalla legge e dal contratto di servizio, essendo in sostanziale equilibrio nel complesso della sua programmazione” e dunque l’ordine di riequilibrio per Annunziata e Fazio “serve a garantire la parità di trattamento anche nell’ambito del ciclo dei singoli programmi”.
La Rai “prende atto con soddisfazione che l’Agcom ha riconosciuto il rispetto del pluralismo previsto dalla legge e dal contratto di servizio. Il pluralismo è uno dei valori fondamentali dell’azienda che continuerà a impegnarsi per garantirne la piena attuazione in tutte le reti e testate, pur salvaguardando l’autonomia editoriale dei direttori e dei conduttori. La Rai osserverà, come sempre, il provvedimento dell’Autorità riservandosi di valutarne le motivazioni”.
Mentre il capostruttura responsabile di “Che tempo che fa”, Loris Mazzetti, ricorda tra l’altro che la trasmissione ha seguito le primarie del centrosinistra e avrebbe fatto altrettanto con quelle del centrodestra, mai andate in porto. (Ansa)

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