“Convertito” alla professione da Tobagi, ha lavorato ad Avvenire, poi 22 anni al Corriere della Sera. Il cordoglio della Fnsi

Morto Giuseppe Baiocchi, ex direttore de “La Padania”

Giuseppe Baiocchi

MILANO – L’ex direttore del quotidiano “La Padania”, è morto stamane a Milano all’età di 63 anni. Nato a Milano  il 5 marzo 1950, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 7 dicembre 1979. Laureato in lettere, è stato assistente di Giorgio Rumi all’Università degli Studi di Milano, dove ha conosciuto Walter Tobagi che l’ha “convertito” al giornalismo.
I primi passi nella professione li ha mossi nel quotidiano cattolico “Avvenire”, nel 1976; un anno dopo il grande salto al Corriere della Sera. In via Solferino ha lavorato per 22 anni, fino alla qualifica di caporedattore, dirigendo la sezione Lombardia e la Pagina delle Opinioni. Dal 1999 al 2002 ha diretto il quotidiano leghista “La Padania”, quindi ha lavorato nella sede Rai di Milano e successivamente collaborato con “Affari” e “Liberal”.
Autore di diversi libri su Walter Tobagi (“Se un profeta una mattina”), il giornalismo e il sindacato (“Dignità di stampa”), Baiocchi ha scritto la biografia dello storico vicepresidente dell’Internazionale Football Club, Peppino Prisco (“Pazzo per l’Inter”), ma anche un volume di bioetica (“Se la vita si rianima”) e la biografia non autorizzata di Umberto Bossi (“Storia di uno che a modo suo ha fatto la storia”) con prefazione di Giuseppe De Rita.
Maurizio Andriolo ricorda che Giuseppe Baiocchi è stato tra i principali fondatori della corrente sindacale “Stampa Democratica” nell’Associazione Lombarda Giornalisti.  Era stato, infatti, sempre a fianco di Walter Tobagi con il quale aveva condiviso e sostenuto i principi fondamentali della democrazia fin dagli anni più travagliati per il sindacato dell’informazione e per il nostro Paese.
“Aveva scritto – ricorda Andriolo – numerosi libri sull’attività sindacale di Tobagi e sugli ostacoli che questi aveva dovuto superare e che spesso provenivano da ottusi avversari. Profondamente cristiano, Baiocchi era stato sempre leale e corretto professionista. Mai corrivo. Persino quando un misero gruppetto di avventuristi lo aveva estromesso dall’attuale attività sindacale. Abbiamo perduto un amico, un gentiluomo. Noi, i suoi tanti amici e conoscenti, Lo onoriamo”. I funerali si svolgeranno lunedì 22 luglio, alle ore 15, nella Parrocchia del SS. Salvatore di Cormano.

SIDDI (FNSI): “INTRANSIGENTE QUANTO CURIOSO, HA INTERPRETATO UNA STAGIONE MULTIFORME, ANCHE NEL SINDACATO”

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana si unisce ai familiari, e a quanti gli sono stati più vicini nella vita professionale e associativa, per l’ultimo saluto al collega Giuseppe Baiocchi, prematuramente scomparso all’età di 63 anni.
Giornalista e uomo impegnato con rigore e intransigenza ha interpretato una lunga stagione professionale multiforme (dall’Avvenire, al Corriere della Sera, alla Padania, alla Rai) portando sempre il proprio bagaglio culturale e di fede. Molto legato a Walter Tobagi ne è stato amico e testimone sia nell’attività professionale (dopo aver lavorato insieme all’Avvenire, proprio Tobagi lo propose al Corriere della Sera), sia in quella sindacale, partecipando con lui alla fondazione della componente Stampa Democratica.
Già attivo sindacalista nel Corriere della Sera ha vissuto a lungo l’esperienza di Stampa Democratica sia nel sindacalismo lombardo dei giornalisti sia attraverso forme dirette di presenza negli organismi della categoria fino al Consiglio nazionale dell’Ordine.
Intransigente quanto curioso, ha voluto sperimentare forme di impegno articolate tra le quali spicca la direzione del giornale “La Padania”.

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