Il magnate dell’editoria sbotta dopo la “decimazione” di dirigenti e giornalisti ad opera di agenti “incompetenti”

Murdoch: “Una vergogna le inchieste della polizia”

Rupert Murdoch

LONDRA (Regno Unito) – Rupert Murdoch questa volta ha parlato in modo franco delle inchieste di polizia che hanno “decimato” dirigenti e giornalisti del suo gruppo, definendole come “una vergogna”.
Il tycoon era sicuro che le sue parole non sarebbero uscite da quella stanza. E invece è stato tutto registrato e mandato in onda dalla tv britannica Channel 4.
I maligni potrebbero dire che chi di intercettazioni ferisce di intercettazione perisce. Fatto sta che Murdoch si è ritrovato in una posizione simile alle vittime del Tabloidgate, lo scandalo delle intercettazioni telefoniche fatte daigiornalisti del suo gruppo per conquistare uno scoop in più.
Il tycoon ha usato parole molto forti rivolgendosi lo scorso marzo ad alcuni giornalisti del suo tabloid Sun, fra cui alcuni inquisiti. Ha definito gli agenti di Scotland Yard “incompetenti” e ne ha criticato i metodi negli arresti dei suoi dipendenti, fra cui si ricorda la sua “pupilla”, l’ex ad di News International, Rebekah Brooks.
“L’idea che gli agenti possano inseguire voi e le vostre famiglie fino nei vostri letti, alle sei del mattino, è incredibile”. Il magnate ha sottolineato anche che i pagamenti dei reporter ad agenti di polizia in cambio di informazioni – altro filone di indagini riguardante il suo gruppo – “fanno parte della cultura di Fleet Street”, la storica via della stampa a Londra.
Un portavoce di News Corp ha dichiarato che il magnate con quelle parole voleva solo mostrare empatia nei confronti del suo staff. Questo, però, non ha fermato la reazione delle istituzioni, soprattutto da parte dell’acerrimo avversario di Murdoch nel Regno Unito, il deputato laburista Tom Watson, che da sempre conduce le campagne contro il tycoon, accusato di tendenze monopolistiche nella carta stampata e nella tv via satellite.
Watson ha chiesto a Scotland Yard di interrogare Murdoch, che avrebbe detto falsità nel corso della sua audizione di fronte alla commissione di Westminster proprio sul Tabloidgate.
“Aveva detto di collaborare pienamente con la polizia”, ha affermato il deputato, aggiungendo che, invece, dalla registrazione risulta il contrario. Watson però non ha potuto sfruttare molto a lungo il momento di debolezza di Murdoch. Proprio oggi pomeriggio si é dimesso da coordinatore del partito dopo lo scandalo sulle nomine di candidati laburisti che sarebbero state pilotate dal forte sindacato Unite. (Ansa)

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