Il presidente dell’Ifj al fianco del Sindacato dei giornalisti iracheni in favore di Mohamed Fouad Tawfik e Afdal Jouma

Jim Boumelha chiede la liberazione di due giornalisti

Jim Boumelha

BAGHDAD (Iraq) – L’Ifj, Federazione internazionale dei giornalisti, ha chiesto il rilascio immediato dei due giornalisti imprigionati a Baghdad il 4 giugno scorso.
Secondo il Sindacato dei giornalisti iracheni (Ijs), Mohamed Fouad Tawfik, un fotografo dell’agenzia di stampa “al Iraqi News Agency Anb” e il suo assistente Afdal Jouma, sono stati, infatti, arrestati e imprigionati dopo essere stati convocati nei uffici  del Ministero della Difesa con un pretesto.
“Chiediamo l’immediato rilascio dei giornalisti, arrestati e detenuti con accuse false e illegali”, denuncia il presidente dell’Ifj, Jim Boumelha, sottolineando che  “non hanno fatto nulla per giustificare una tale azione da parte delle autorità irachene”.
“La loro detenzione – afferma Boumelha – è una limitazione della libertà dei giornalisti e dei media in Iraq e mina i diritti garantiti dalla legge in Iraq”.
Il Ministero della Difesa aveva convocato Mohamed Fouad Tawfik e Afdal Jouma con la scusa di volerli ringraziare per la restituzione di un quaderno, smarrito dal ministro Saadoun al-Dulaimi e riconsegnato dai due reporter. Invece, li ha arrestati e messi in carcere accusandoli di averlo rubato.
La vicenda fa ritenere che il taccuino contenga informazioni riservate relative ad una riunione politica alla quale il ministro al-Dulaimi ha partecipato. Taccuino che, secondo il Ministero della Difesa, i giornalisti avrebbero restituito solo dopo tre giorni, ovvero dopo aver ricopiato e trasmesso all’agenzia di stampa per la quale lavorano le notizie in esso contenute.
Anche il segretario generale dell’Ifj, Beth Costa, giudica “scandaloso” il metodo usato per arrestare i due reporter” chiedendone l’immediato rilascio.

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