Michele Cassano
ROMA – Ripristino del fondo sull’editoria e rifinanziamento della legge 416 per gli esuberi nelle aziende in crisi. Sono i primi obiettivi che il sottosegretario con delega all’Editoria, Giovanni Legnini, ha elencato, ieri pomeriggio, davanti alle parti sociali, convocate per la prima volta a Palazzo Chigi.
L’obiettivo è “tracciare una road map per arrivare al più presto ad una soluzione condivisa per porre un argine alla crisi del settore”, come richiesto dal premier Enrico Letta. I fondi – ha spiegato Legnini – arriveranno, a patto che il loro stanziamento sia legato a misure per l’innovazione e l’ingresso di giovani.
Un impianto che ha trovato nel complesso il favore degli interlocutori, a partire dal presidente della Fieg, Giulio Anselmi, e dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi. Anselmi, pur esprimendo apprezzamento per la visione e l’impostazione del sottosegretario, ha però rilevato che i primi segni sono in controtendenza rispetto alle ipotesi di sostegno all’editoria, citando il taglio di 17 milioni del fondo sull’editoria e l’aumento dell’Iva sui gadget venduti con i giornali per coprire l’ecobonus.
Per il presidente della Fieg punto centrale è favorire la trasformazione industriale, anche attraverso il rifinanziamento della 416 per possibili ulteriori prepensionamenti e l’assunzione di giovani.
Determinante, inoltre, la modernizzazione della filiera distributiva. Il rilancio del settore passa anche attraverso la tutela del diritto d’autore. Un punto sottolineato da Anselmi, che ha proposto di aprire una trattativa con i motori di ricerca sull’esempio della Francia perché venga riconosciuto il copyright.
Un contributo da Google e gli altri operatori del web è quello a cui punta il sottosegretario, che intende deciderne le modalità dopo un confronto con le parti interessate.
Legnini ha, quindi, difeso l’impianto della legge sull’equo compenso, pur definendolo imperfetto, e annunciato la convocazione della commissione prevista dalla normativa per il 13 giugno.
Franco Siddi ha sottolineato la necessità di mettere in salvaguardia i giornali, trovando risorse per far fronte alle criticità di chi perde il posto di lavoro e per favorire l’ingresso di nuove figure. Secondo il segretario della Fnsi c’è bisogno di un intervento urgente di welfare attivo, che non preveda solo prepensionamenti, ma anche misure per mantenere alta la qualità dei giornali.
Presenti all’incontro anche il presidente – uscente – del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Vincenzo Iacopino, il vice presidente dell’Inpgi, Paolo Serventi Longhi, i rappresentanti dell’Aie, dell’Anes, della File, della Fisc, di Mediacoop e dell’Uspi. (Ansa).
Un intervento urgente per governare la crisi