Un evento nell’evento: nel 2013 l’Irlanda celebra la storica Serrata dei lavoratori, licenziati perché iscritti al sindacato

A Dublino il Congresso mondiale della Stampa

Carlo Parisi (vicesegretario Fnsi) e Jim Boumelha (presidente Ifj)

DUBLINO (Irlanda) – Sarà lo storico Castello di Dublino, ad ospitare, domani, lunedì 3 giugno, l’apertura dei lavori del 28° Congresso mondiale della Federazione internazionale dei giornalisti, in programma nella capitale irlandese fino al 7 giugno.
Un’ouverture, quella di domani, che l’IFJ vuole dedicare al ruolo centrale della politica di genere, o meglio “gender mainstreaming”: il termine inglese, in questo caso, rende meglio l’idea di un’ottica di pari opportunità ad ampio raggio, che, non a caso, la Federazione internazionale dei giornalisti ha adottato come metodo principale per sostenere il ruolo delle donne nel lavoro e nel sindacato e, più in generale, per garantire la parità tra i sessi.
Alle 9.30 di domani sarà, infatti, una mostra multimediale di fotografie, realizzate in diverse parti del mondo per lo più da professioniste donne, ad inaugurare il Congresso: un messaggio positivo per sottolineare il ruolo determinante che proprio le donne possono giocare all’interno dei sindacati, così come sanno farlo dietro e davanti ad una foto o tele-camera.
Tanti i dibattiti e i temi – oltre alle politiche di genere, sotto la lente finiranno le misure di tutela per il lavoro giornalistico, il diritto ad un equo compenso, l’importanza di un’informazione libera, ma anche il ricordo dei giornalisti uccisi nel mondo – che l’IFJ, presieduta da Jim Boumelha, ha programmato per questa settimana irlandese (la scelta di Dublino non è casuale, dato che nel 2013 ricorre il Centenario della Serrata della città, in memoria del sacrifico di migliaia di lavoratori dei tram che, nell’agosto 1913, furono licenziati in tronco, con la minaccia, protrattasi per 6 mesi tra lotte e trattative, di restare senza lavoro se non si fossero cancellati da qualsiasi sindacato) e che vedranno protagonisti giornalisti membri delle associazioni di categoria di ogni parte del mondo, dal Libano alla Grecia, passando per Bahrein, Russia e Zimbawe.
Non mancheranno, naturalmente, i giornalisti italiani: la Federazione nazionale della stampa italiana parteciperà al Congresso mondiale con una delegazione guidata dal segretario generale Franco Siddi.

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