SAN GALLO (Svizzera) – Un detective privato, un poliziotto e un giornalista del “Blick” sono stati condannati nel canton San Gallo in relazione a due fughe di notizie che avevano portato alla pubblicazione dei nomi e delle fotografie di persone indagate. Il poliziotto e il detective sono stati giudicati colpevoli di violazione del segreto d’ufficio e il giornalista di istigazione al medesimo delitto.
Il giudice unico del Tribunale distrettuale di Wil (AG) ha condannato i tre imputati a pene pecuniarie sospese con la condizionale: 240 aliquote giornaliere per il detective, 60 aliquote per il giornalista e 45 aliquote per il poliziotto.
Una fuga di notizie riguardava l’inchiesta su una serie di abusi sessuali commessi nella primavera 2011 a San Gallo da tassisti ai danni di alcune clienti.
Il “Blick” aveva pubblicato le foto di due sospettati consegnate al giornalista dal detective, che le aveva ricevute a sua volta da un agente della polizia cantonale.
Il “Blick” aveva pubblicato le foto di due sospettati consegnate al giornalista dal detective, che le aveva ricevute a sua volta da un agente della polizia cantonale.
Il detective privato – che in passato ha fatto il poliziotto – ha ricevuto dal “Blick” un compenso di 800 franchi. Le foto ritraevano due fratelli: uno era un tassista effettivamente implicato nelle violenze sessuali, mentre l’altro è risultato completamente estraneo ai fatti.
Il poliziotto implicato in questa vicenda è già stato condannato in un precedente processo ad una pena pecuniaria con la condizionale. Il giornalista e il detective sono stati giudicati dal Tribunale di Wil, assieme ad un altro poliziotto, anche in relazione ad una seconda inchiesta che aveva portato all’arresto di una banda di giovani rapinatori. In quel caso il “Blick” aveva ottenuto e pubblicato i nomi dei giovani sotto inchiesta. (Ats)