ROMA – “I giornalisti de “l’Unità” sono stati costretti a proclamare uno sciopero per difendere il posto di lavoro e la vita stessa del giornale.
Mentre i soci non hanno ancora concluso la ricapitalizzazione, processo che si trascina oramai da troppo tempo, mentre ai collaboratori non vengono pagate le loro spettanze, l’azienda insiste per l’avvio di un piano di ristrutturazione – peraltro non ancora formalmente presentato alle organizzazioni sindacali nelle sedi dovute – che prevederebbe un drastico ridimensionamento della presenza territoriale del giornale con la chiusura delle cronache locali di Bologna e Firenze ed il sostaziale dimezzamento della redazione stessa attraverso l’intervento dei contratti di solidarietà, peraltro con tagli rilevanti alle retribnuzioni.
La Federazione nazionale della stampa italiana, d’intesa con le Associazioni regionali di stampa di Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Lombardia, ritiene inaccettabile una simile impostazione esprimendo piena solidarietà ai redattori ed ai collaboratori del quotidiano.
Nella vicenda de “l’Unità” va fatta chiarezza sulle reali disponibilità dei soci a far fronte ai loro impegni prima di chiedere ulteriori sacrifici alla redazione, già oggi impegnata a sostenere gli oneri di un contratto di solidarietà.
L’azienda deve presentare progetti precisi con obiettivi chiari che abbiano nel rilancio del giornale il loro punto di riferimento.
Si apra un tavolo di confronto vero, basato sulle procedure previste dalle leggi e dal contratto di lavoro, abbandonando strade che già nel passato hanno gravemente danneggaito il quotidiano fondato da Antonio Gramsci.