Arresti domiciliari per i fondi pubblici con false fatture a l’Avanti, resta, però, dentro per la tentata estorsione a Berlusconi

Lavitola: beneficiato per la truffa allo Stato, ma in carcere

Valter Lavitola

NAPOLI – Ottiene un beneficio, ma resta in carcere. Valter Lavitola sarebbe agli arresti domiciliari nell’ambito del procedimento per il quale ha patteggiato 3 anni e 8 mesi di reclusione, quello sulla truffa ai danni dello Stato per i fondi pubblici ottenuti con false fatture dal quotidiano “L’Avanti”, di cui era direttore responsabile.
Il gip Francesco Cananzi, infatti, ha accolto la tesi dell’avvocato Gaetano Balice, nonostante i pareri negativi dei pm di Napoli.
Resta, però, detenuto in carcere nell’ambito del procedimento per tentata estorsione ai danni dell’ex premier Silvio Berlusconi, in attesa anche della fissazione dell’udienza preliminare per una compravendita di senatori in cui è indagato insieme Berlusconi e Sergio De Gregorio. (Agi)

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