
La protesta dei giornalisti di “Le Matin”
ZURIGO (Svizzera) – Circa 30 giornalisti hanno manifestato oggi davanti alla Kongresshaus di Zurigo – dove era in corso l’assemblea generale di Tamedia – contro le misure di risparmio annunciate dall’azienda. I dimostranti hanno distribuito volantini agli azionisti chiedendo loro di dimezzare il proprio dividendo per salvare posti di lavoro.
“Le speranze sono poche, visto che la famiglia Coninx, proprietaria del gruppo, detiene tre quarti delle azioni”, ha dichiarato Roland Kreuzer, membro di comitato del sindacato Syndicom. “Si tratta più che altro di un appello alla responsabilità degli azionisti, visto che Tamedia ha abbastanza soldi per non dover risparmiare ulteriormente”.
Giornalisti dei quotidiani romandi “Le Matin”, “Le Matin Dimanche”, “Tribune de Genève” e “24 heures” si sono uniti alla manifestazione.
Circa 140 giornalisti della regione lemanica hanno manifestato, invece, alla stazione di Losanna contro i progetti di risparmio annunciati da Tamedia. Una delegazione è poi partita per Zurigo, dove ha partecipato all’assemblea generale del gruppo editoriale zurighese.
Circa 140 giornalisti della regione lemanica hanno manifestato, invece, alla stazione di Losanna contro i progetti di risparmio annunciati da Tamedia. Una delegazione è poi partita per Zurigo, dove ha partecipato all’assemblea generale del gruppo editoriale zurighese.
“Le parole cambiano, la rapacità resta”, “Tamedia uccide i vostri media” o ancora “Contributo strutturale, 1, 2, 3, quando è troppo è troppo”, sono alcuni degli slogan scritti sugli striscioni esposti dai dimostranti. Gli oratori hanno denunciato nove licenziamenti decisi questa settimana da un’unità di Tamedia.
“Quando troppo è troppo, avete distrutto la fiducia, avete distrutto la passione che è il motore della stampa. Senza pasione nessun dividendo”, ha affermato Ludovic Rocchi, uno dei membri della delegazione. L’appello appello agli azionisti di Tamedia è di respingere la proposta di un dividendo di 4,50 franchi per azione optando per una somma dimezzata. I 2,50 franchi restanti dovrebbero confluire in un fondo per il mantenimento dei posti di lavoro e della qualità dei media. (Ats)
“Quando troppo è troppo, avete distrutto la fiducia, avete distrutto la passione che è il motore della stampa. Senza pasione nessun dividendo”, ha affermato Ludovic Rocchi, uno dei membri della delegazione. L’appello appello agli azionisti di Tamedia è di respingere la proposta di un dividendo di 4,50 franchi per azione optando per una somma dimezzata. I 2,50 franchi restanti dovrebbero confluire in un fondo per il mantenimento dei posti di lavoro e della qualità dei media. (Ats)