Domani e mercoledì il giornale non sarà in edicola. Il Cdr: “Occorrono azionisti e manager all’altezza della testata”

Corriere della Sera in sciopero contro i tagli

MILANO – Domani e giovedì il Corriere della Sera non sarà in edicola, il sito online non sarà aggiornato, oggi e domani, e non usciranno tutti gli inserti settimanali.
I giornalisti del Corriere con questi scioperi “respingono nettamente il piano di ristrutturazione presentato ieri dalla direzione aziendale che prevede una riduzione dell’organico di 110 giornalisti su un totale di 355, il taglio di parti rilevanti delle retribuzioni effettive, la possibile vendita di sedi e riduzioni di pagine”.
“Meno giornalisti, meno risorse – denuncia il Comitato di redazione – significano semplicemente un Corriere meno autorevole e meno autonomo. Il piano dell’azienda, di fatto, sfigura il primo quotidiano italiano (stando agli ultimi dati di diffusione) e appare addirittura suicida, visto che il Corriere tuttora presenta i conti in attivo e solo qualche giorno fa ha assunto due giornalisti”.
Il Comitato di redazione ricorda di aver “sempre accettato di discutere con l’azienda su come razionalizzare i costi e, soprattutto, su come aumentare i ricavi. Quello presentato ieri non è un piano di ristrutturazione, ma semplicemente un grossolano e inaccettabile intervento che mira alla distruzione del Corriere della Sera”.
Il Cdr continuerà a denunciare come “alcune politiche aziendali (ad esempio l’acquisto del gruppo editoriale spagnolo Recoletos, che ha causato centinaia di milioni di debiti) abbiano portato all’attuale situazione della Rcs MediaGroup. Senza quelle scelte il gruppo avrebbe le risorse necessarie per affrontare la crisi”.
“Il difficile momento che attraversa il settore dell’editoria – taglia corto il Cdr – richiede azionisti e manager all’altezza di un giornale come il Corriere della Sera”.

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